È con poetica, estetica e tecnologia che la Gabbia coinvolge emotivamente il suo pubblico, rendendolo co-protagonista dell’opera attraverso un’esperienza interattiva che evidenzia come gesti fisici abbiano un impatto sul mondo reale e digitale.
All’interno della trasformazione culturale in atto negli ultimi anni, caratterizzata da una dimensione sempre più trionfante del digitale, IBSA Foundation rinnova la propria collaborazione con il MUST (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci) in essere dal 2019, sostenendo una nuova installazione artistica, che riporta al centro del dibattito il mondo analogico e quello digitale.
L’opera "La Gabbia" di auroraMeccanica, fa parte del progetto Digital Aestethics e si aggiunge al programma permanente di installazioni di arte digitale, che ad oggi conta anche altre tre interessanti opere: Chromata di Micheal Bromley, Robotic voice activated word kicking machine di Neil Mendoza e The Wall of Sound di panGenerator.
L’obiettivo è quello di far riflettere sui nuovi linguaggi digitali, in un confronto continuo tra sapere umanistico e scientifico, innovazione tecnologica e sviluppo artistico.
L'opera è al centro di una stanza buia: una gabbia per uccellini scende dal soffitto e un fascio bianco di luce proietta la sua ombra sulla parete.
In che modo si diventa co-protagonisti dell’opera?
Scopri tutti i dettagli sull'opera e come visitarla sul sito del Museo.
L'opera è fruibile negli orari di apertura del Museo, all’interno del programma di attività del laboratorio Future Inventors.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Museo.
auroraMeccanica nasce come studio di produzione audiovisivi nel 2007 a Pisa. Nel 2008 si trasferisce in pianta stabile a Torino, muovendosi tra sperimentazione e tecnologia, ricerca estetica e impegno sociale, nell’ambito delle installazioni interattive. Realizza prima progetti di natura puramente artistica e, con il passare del tempo, progetti su commissione per musei ed enti profit e no-profit.
Nei primi anni di lavoro, il collettivo concentra le sue energie nella realizzazione di videoinstallazioni interattive destinate a circuiti artistici. Nel 2010 è tra i vincitori del Premio Gemine Muse, nel 2011 vince il primo premio alla Biennale di Anzio e Nettuno ed arriva finalista al Premio Celeste 2011.
Nel 2012 vince il Premio Pav 2012, partecipa ai Parallel Events di Manifesta 9 e alla 54°Esposizione Internazionale d’Arte presso la Castiglia di Saluzzo oltre che a numerose esposizioni personali e collettive. Il 2013, oltre alla fruttuosa collaborazione con il Politecnico di Torino e Il Castello di Rivoli, è contraddistinto dal lavoro “Il mondo di Lorenzo”, un percorso multisensoriale sull’autismo in cui vengono ricreate le percezioni del mondo vissute attraverso i sensi di un bambino autistico. Proprio in seguito a queste esperienze, si intensificano le progettazioni di allestimenti interattivi: le tecnologie sperimentate in ambito artistico vengono proposte per esposizioni temporanee e permanenti in contesti museali e la riflessione sul rapporto spettatore-tecnologia maturata nel corso degli anni diventa cardine per dare solidità in chiave progettuale a ogni singolo allestimento.