Nell’ambito dell’iter di ricerca, l’IA aiuta a predire l’efficacia e la sicurezza delle molecole, offrendo una piattaforma chimica più estesa per selezionare quelle che appaiono più efficaci a scopo di test e di rilascio delle sostanze attive. In questo contesto, il riposizionamento dei farmaci è un altro settore importante nel quale l’IA può avere un notevole impatto. Utilizzando la grande quantità di dati clinici e farmaceutici disponibili, gli algoritmi dell’IA permettono ai ricercatori di individuare farmaci che possono essere riposizionati anche in aree terapeutiche diverse da quelle per cui erano stati approvati inizialmente.
Inoltre, grazie all’IA sarà sempre più facile eseguire test clinici, diagnosticare malattie e fornire il trattamento più adeguato per una particolare patologia. L’IA, infatti, non si limita all’interpretazione dei risultati dei test, ma consente anche di analizzare dati provenienti da diverse fonti, tra cui le pubblicazioni scientifiche, per diagnosticare correttamente i disturbi critici.
Durante questo Forum, sono stati presentati i nuovi approcci basati sull’IA nel processo di scoperta dei farmaci e nel riposizionamento di vecchie molecole. Si è cercato di fornire un’ampia panoramica dei settori in cui l’intelligenza artificiale potrà svolgere un ruolo cruciale nel mondo farmaceutico negli anni a venire.
Il Forum è stato organizzato da Fondazione IBSA per la ricerca scientifica in collaborazione con Andrea Danani (Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale-IDSIA, USI e SUPSI).
Relatori
- Juergen Schmidhuber, NNAISENSE Lugano, Svizzera; Swiss AI Lab IDSIA, Manno, Svizzera; USI & SUPSI, Lugano, Svizzera
- Ed Griffen, MedChemica Ltd., Biohub, Alderley Park, Macclesfield, Cheshire, Regno Unito
- Gianni De Fabritiis, ICREA, Barcellona, Spagna; Universitat Pompeu Fabra, Barcellona, Spagna; Acellera, Barcelona, Spain
- Sean Ekins, Collaborations Pharmaceuticals, Inc., Raleigh, Stati Uniti; UNC Eshelman School of Pharmacy, University of North Carolina at Chapel Hill, Chapel Hill, Stati Uniti
- Quentin Vanhaelen, Insilico Medicine, Hong Kong
- Alessandro Curioni, IBM Research Lab, Zurigo, Svizzera; Swiss Academy of Engineering Sciences, Zurigo, Svizzera
Comitato Scientifico del Forum
- Andrea Danani, Istituto Dalle Molle di studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA), Lugano, Svizzera; Università della Svizzera italiana (USI), Lugano, Svizzera; Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), Lugano, Svizzera
- Silvia Misiti, Fondazione IBSA per la ricerca scientifica, Lugano, Svizzera
Video interviste
UNA RICERCA CON UN POTENZIALE ANCORA INESPLORATO
Andrea Danani – Istituto Dalle Molle di studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA), Lugano, Svizzera; Università della Svizzera italiana (USI), Lugano, Svizzera; Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), Lugano, Svizzera
In passato, le tecniche computazionali erano limitate ad alcune proprietà strutturali delle molecole, dei farmaci e delle proteine. Oggi con le nuove tecniche di Intelligenza Artificiale possiamo utilizzare nuovi dati – i metadati – per trovare nuove relazioni che vanno oltre le proprietà strutturali. È una ricerca molto interessante, perché ancora non ne conosciamo esattamente il potenziale.
Trovo che le attività di Fondazione IBSA siano molto importanti per il territorio ticinese. Penso in particolare alle iniziative rivolte alle scuole, dove studenti con meno di 15 anni hanno l’opportunità di comprendere meglio che cos’è la scienza.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE MIGLIORA L’ASSISTENZA SANITARIA
Juergen Schmidhuber – NNAISENSE Lugano, Svizzera; Swiss AI Lab IDSIA, Manno, Svizzera; USI & SUPSI, Lugano, Svizzera
Nel 2012 il mio team di Lugano è stato in grado di vincere, per la prima volta nella storia della ricerca medica, un concorso di imaging per la rilevazione di cellule tumorali. Solitamente in questo tipo di ricerca occorre avvalersi di un medico esperto, un istologo in grado di distinguere le cellule innocue da quelle pericolose. La nostra rete neurale artificiale ha imparato a fare la stessa cosa, esaminando moltissimi campioni, con un’accuratezza che oggi io non potrei mai avere. Oramai queste metodologie sono molto diffuse e possiamo dire che l’Intelligenza Artificiale sta davvero migliorando l’assistenza sanitaria.
Organizzando conferenze come questa, Fondazione IBSA sta contribuendo a diffondere la conoscenza dell’Intelligenza Artificiale.
UN GRANDE IMPATTO SULLA CHIMICA MEDICINALE
Ed Griffen – MedChemica Ltd., Biohub, Alderley Park, Macclesfield, Cheshire, Regno Unito
La Chimica Medicinale è lo studio di come si progettano nuove molecole per interagire con i sistemi biologici e cambiare il processo della malattia. Questo comporta la produzione di molte molecole. Grazie alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, dal materiale già raccolto riusciamo a estrarre più rapidamente le conoscenze chiave, riducendo sensibilmente i tempi e la quantità di test necessari. Ciò significa che oggi possiamo attaccare malattie che prima non potevamo trattare.
Penso che il pubblico abbia una visione confusa di ciò che sta accadendo in molte scienze, che si tratti del cambiamento climatico, della scoperta di nuovi farmaci o dell’Intelligenza Artificiale. La situazione non è né brillante come appare sulla stampa popolare, né minacciosa come a volte viene presentata e Fondazione IBSA può fare molto per aiutarci a spiegare la scienza in modo corretto e realistico.
APPLICHIAMO ALLA FISICA L’APPRENDIMENTO AUTOMATICO
Gianni de Fabritiis – ICREA, Barcellona, Spagna; Universitat Pompeu Fabra, Barcellona, Spagna; Acellera, Barcellona, Spagna
Nei nostri laboratori lavoriamo per cercare di capire come possiamo migliorare la modellazione fisica attraverso l’apprendimento automatico. Di recente abbiamo fatto molti progressi nelle simulazioni quantistiche attraverso il Machine Learning. Un altro nostro ambito di ricerca riguarda gli approcci di apprendimento in cui un comportamento intelligente emerge da un attore che interagisce con varie tipologie d’ambiente, che possono variare dai farmaci alle riproduzioni in 3D.
Questa iniziativa è aperta e tutti possono partecipare. Ci sono ottimi oratori e le persone che vogliono unirsi possono dare un’occhiata e conoscere lo stato dell’arte sul tema dell’Intelligenza Artificiale.
UN NUOVO MODO DI AFFRONTARE LE MALATTIE RARE
Sean Ekins – Collaborations Pharmaceuticals, Inc, Raileigh, Stati Uniti; UNC Eshelman School of Pharmacy, University of North Carolina at Chapel Hill, Stati Uniti
Abbiamo una grande sfida da affrontare: ci sono circa 7000 malattie rare e non abbiamo abbastanza scienziati per poterle trattare tutte. Quindi per questo tipo di ricerca è fondamentale utilizzare approcci computazionali. E oggi, con la crescente quantità di dati disponibili, l’apporto dell’Intelligenza Artificiale è indispensabile, anche perché abbiamo bisogno di aiuto e finanziamenti nella ricerca sulle malattie rare.
Ritengo che iniziative come questo Forum siano molto importanti per aumentare la visibilità della scienza e spiegare l’impatto che potrebbe avere sulla società in futuro. Dobbiamo fare di più, sforzandoci di di coinvolgere gli scienziati e raggiungere il grande pubblico.
ACCELERIAMO LA SCOPERTA DI NUOVI FARMACI
Quentin Vanhaelen – Insilico Medicine, Hong Kong
Il mio Istituto sta utilizzando l’Intelligenza Artificiale e l’apprendimento profondo per identificare in modo più efficace quali sono i bersagli da colpire in determinate malattie e anche per generare nuove molecole, che possono essere usate a questo scopo in una precisa sequenza. Grazie a queste ricerche riusciamo ad accelerare il processo di scoperta di nuovo farmaci.
Molti scienziati non sono sempre consapevoli di cosa sia realmente l’Intelligenza Artificiale: ben vengano dunque iniziative come questo Forum, che presentano opere e studi scientifici molto affidabili e seri, che impegnano molti team in tutto il mondo.
ESTRARRE CONOSCENZE PER PRENDERE DECISIONI MIGLIORI
Alessandro Curioni – IBM Research Lab, Zurigo, Svizzera; Swiss Academy of Engineering Sciences, Zurigo, Svizzera
I settori Medicale e Farmaceutico producono costantemente una grande mole di dati, che contengono una straordinaria quantità di informazioni e conoscenze. La grande sfida a cui siamo chiamati è quella di utilizzare modelli di intelligenza artificiale per comprendere e organizzare questi dati, in modo da estrarre le conoscenze necessarie per consentire ai professionisti di prendere le migliori decisioni possibili.
Iniziative scientifiche come questo Forum – che riuniscono e fanno dialogare scienziati e innovatori di specifiche discipline con l’industria – sono il modo migliore di creare un futuro solido per la scienza e per il business.
VOGLIO SCOPRIRE COME L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE INFLUENZA LA MIA ARTE
Martin O. – Cantante e musicista multimediale, Svizzera
Faccio un tipo speciale di arte, il mio è un modo digitale per fare musica, quindi sono aperto all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, anche se non sono sicuro di avere una “foto” precisa al riguardo. Mi sento abbastanza “rilassato”, ma ho anche un po’ paura, perché questa cosa può decidere al nostro posto: non so cosa accadrà con i contenuti artificiali. Non lo so, e ne sono davvero curioso!
Ho letto tutti gli articoli del Forum e ho capito che si tratta di un tema enorme. Quindi chiunque parteciperà all’incontro sarà sicuramente interessato, perché su un argomento di questo tipo non puoi immaginarti prima le informazioni che vorresti avere.
Video trailer
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