Le più importanti novità nel campo della ricerca sull’ipotiroidismo
“Novità per l’ipotiroidismo” è il titolo del convegno che si è tenuto a Gubbio, dal 27 al 29 settembre 2013. Il Forum è stato organizzato da Fondazione IBSA insieme a Domenico Salvatore, Dipartimento di Endocrinologia Molecolare e Clinica, Università Federico II di Napoli. All’incontro hanno preso parte esperti internazionali di endocrinologia che si sono incontrati nella cittadina umbra per discutere le ultime scoperte nel campo dell’ipotiroidismo e della sua cura.
L’ipotiroidismo è una malattia “subdola” e si verifica quando la tiroide lavora male e produce pochi ormoni. Colpisce soprattutto le donne (6-7 volte in più degli uomini) e causa stanchezza cronica, depressione, dolori muscolari, secchezza della pelle e disturbi intestinali. Sintomi dunque comuni a tante altre patologie e per questo solo a una paziente su cinque viene diagnosticata e trattata in modo corretto. “Ancora oggi – ha fatto notare il prof. Paolo Vitti, direttore di Endocrinologia all’Università di Pisa – accade spesso che il medico di Medicina Generale non ipotizza che dietro ad un malessere femminile ci sia la tiroide e quindi prescrive esami generici, con la conseguenza che la diagnosi di malattia tiroidea arriva in ritardo. Tutto questo mentre la ricerca medica prosegue e sta portando a terapie sempre più efficaci e personalizzate”.
“La principale novità, nella lotta contro questa malattia, è la possibilità di utilizzare una terapia sempre più adatta ad ogni singolo paziente – afferma il prof. Domenico Salvatore del Dipartimento di Endocrinologia, Oncologia Molecolare e Clinica dell’Università Federico II di Napoli – Bisogna quindi personalizzare il trattamento e capire quanto ormone somministrare. Una dose sbagliata può provocare disturbi psico-fisici a livello cerebrale come astenia, difficoltà nel mantenere la concentrazione, deficit cognitivo e depressione. Per troppo tempo si è pensato che bastasse una pastiglietta al giorno per risolvere tutti i problemi della tiroide. Ora sappiamo che non è così e dobbiamo quindi aggiornare le nostre conoscenze”.
L’incontro di Gubbio ha rappresentato un appuntamento importante per i professionisti del settore e un prezioso momento di aggiornamento.
Relatori
- Salvatore Benvenga, Università di Messina, Italia; Policlinico G. Martino, Messina, Italia
- Antonio Bianco, University of Miami Miller School of Medicine, Miami, USA
- Marco Centanni, Università Sapienza di Roma, Italia
- Francesco Celi, National Institute of Diabetes, Digestive and Kidney Diseases, National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA
- Antonio Mancini, Università Cattolica, Roma, Italia
- Robin Peeters, Erasmus Medical Center, Erasmus University, Rotterdam, Olanda
- Michela Plateroti, Université Claude Bernard Lyon 1, Lione, Francia
- Alfredo Pontecorvi, Università Cattolica, Roma, Italia
- Domenico Salvatore, Università Federico II di Napoli, Italia
- Ferruccio Santini, Università di Pisa, Italia