Attività

HappyApero: essere se stessi nell'era digitale

Scritto da Redazione IBSA | 11 ott 2024

Venerdì 27 settembre 2024, presso l'auditorium USI di Lugano, si è svolto il secondo HappyApero di quest’anno. Questo momento di scambio e condivisione, che rientra nel progetto Happiness2.0, propone attività di comunicazione basate sulla scienza e rivolte agli adolescenti ticinesi tra i 14 e i 18 anni, ai loro genitori e agli stakeholder.

Dopo il successo del primo incontro tenutosi ad aprile, l'evento ha riunito ancora una volta studenti, genitori ed esperti per un aperitivo dedicato alla riflessione e al dialogo sul tema del benessere digitale. Ma quali spunti sono emersi da questa serata di confronto?

L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Peter J. Schulz, professore di comunicazione della salute all'USI, e di Silvia Misiti, Direttore di IBSA Foundation, che ha presentato le attività della Fondazione e il progetto Let's Science!, un percorso creativo plurisensoriale di divulgazione scientifica che attraverso Lab esperienziali e il fumetto dialoga con le scuole e le istituzioni sui temi della salute. 

A seguire, Laura Marciano, ricercatrice associata presso l'Università di Harvard e responsabile del progetto Happiness2.0, ha aperto il dibattito con una serie di riflessioni sulla formazione dell'identità e sull'influenza dei social media in questo processo.
Successivamente, il confronto si è animato tra Dario Gennari, psicologo e psicoterapeuta, e Valdo Pezzoli, pediatra specialista dell’adolescenza. La discussione ha messo in luce l'importanza dell'autenticità nel percorso di crescita dei giovani, sottolineando come il processo per "divenire ciò che si è" rappresenti una tappa fondamentale nello sviluppo della personalità. Gli esperti hanno evidenziato il ruolo centrale della famiglia, che offre il primo ambiente in cui i ragazzi possono sperimentare ed esprimere la propria identità in modo autentico. È proprio in questo contesto che si costruiscono le basi per una sana autostima, elemento cruciale per affrontare il confronto con il mondo esterno e, in particolare, con i social media.

Social media: istruzioni per l'uso

Stando agli esperti, i social media di per sé non sono né buoni né cattivi, ciò che conta è l'uso che se ne fa. Si è sottolineato come sia fondamentale l’autenticità per mantenere salda la propria identità, soprattutto in un contesto digitale dove l’Io rischia di essere distorto. La ricerca scientifica suggerisce che l'esposizione costante a contenuti online e la pressione sociale possono portare gli adolescenti a creare un’immagine digitale diversa da quella reale, inseguendo standard e aspettative altrui. Questo disallineamento tra il sé autentico e la rappresentazione online può avere effetti sul benessere psicologico, generando ansia e stress. Coltivare l’autenticità, quindi, non solo aiuta a rimanere fedeli a se stessi, ma rappresenta anche una difesa contro le possibili insidie dei social media.

Identità e consapevolezza digitale

I temi oggetto della discussione sono stati trattati estensivamente durante l’HappyLab, tenutosi dal 23 al 27 settembre 2024 presso la sede di Casa Carlo Cattaneo. In questi laboratori, i partecipanti hanno esplorato il concetto di identità attraverso la creazione di maschere, simbolo delle diverse sfaccettature dell'Io. Questo esercizio ha offerto uno spazio di riflessione sull’autenticità in un mondo dominato dai social media.

Insidegirl. Parola di influencer

Il momento più atteso della serata è stato l’intervento della content creator e youtuber ShantiLives, intervistata da Laura Marciano. Shanti ha condiviso la sua esperienza sui social, spiegando come siano diventati uno spazio di confronto e condivisione quando le risultava difficile esprimersi in famiglia. Con il tempo, però, ha imparato a proteggere la sua sfera privata, creando una "bolla di riservatezza". Pur essendo i social ormai il suo lavoro e parte della sua quotidianità, ha scelto di non condividere tutto con i propri follower, riuscendo così a mantenere separate le due dimensioni della sua vita.

La serata si è conclusa con una vivace discussione, durante la quale il pubblico ha avuto l'opportunità di fare domande e condividere opinioni. Uno scambio che ha arricchito ulteriormente il dibattito, offrendo nuovi spunti di riflessione sul rapporto tra social media, autenticità e benessere.