Let’s Science! è stato caratterizzato anche da incontri di approfondimento e workshops, nei quali la Fondazione ha chiamato influencers, rappresentanti del mondo della scuola e in primis i ragazzi, che hanno espresso attraverso la creatività, il loro modo di vedere la scienza e la corretta informazione scientifica.
Durante le due settimane di eventi, presso la Galleria San Fedele, sono stati esposti i fumetti vincitori del concorso “Bufale in rete: come riconoscerle” e le tavole che caratterizzano la collana di libri I Ragazzi di Pasteur.
I nomi in campo
Silvia Misiti, Direttrice della Fondazione IBSA
Silvia Bencivelli, giornalista scientifico e conduttore televisivo
Pier Paolo di Fiore, Professore di Patologia generale presso l’Università Statale di Milano
Gianluca Dotti, giornalista e blogger scientifico, che dialogherà con Scuola Zoo
Alberto Mantovani, Professore presso la Humanitas University e Direttore Scientifico di Humanitas IRCCS
Antonio Musarò, Professore alla Sapienza Università di Roma e Coordinatore delle attività di divulgazione scientifica dell’Istituto Pasteur-Italia
Luca Raffaelli, giornalista e sceneggiatore, esperto di fumetti e animazione
Stefano Santarelli, fondatore della Scuola Romana dei Fumetti
Guido Silvestri (in arte Silver) fumettista autore di Lupo Alberto
Rita Tancredi, Direttrice di Carocci Editore
Cristina Limatola, Professore ordinario di Fisiologia all’Università Sapienza di Roma
Andrea Grignolio, Docente di Storia della Medicina all’Università Sapienza di Roma
Angela Santoni, Professore ordinario di Medicina Molecolare all’Università Sapienza di Roma
CHE COSA HANNO DETTO GLI ESPERTI INTERVENUTI A LET’S SCIENCE!
Durante Let’s Science! centinaia di ragazzi e adulti hanno ascoltato gli autorevoli ospiti che hanno animato questa iniziativa e dibattuto di temi importanti come la collaborazione fruttuosa tra scienza e fumetti, l’educazione scientifica come antidoto alle fake news e l’importanza di una corretta informazione scientifica, soprattutto per i ragazzi.
WORKSHOP 12 GENNAIO 2018: Let’s Science! Bufale scientifiche viste dai ragazzi
Nel corso del primo workshop creativo Let’s Science! i veri protagonisti sono stati gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado, che hanno partecipato al concorso Bufale in rete, i quali si sono confrontati con i loro docenti e con il giornalista scientifico Gianluca Dotti e lo staff di ScuolaZoo – il media brand degli studenti italiani – dando vita ad un vivace confronto sull’importanza dell’educazione scientifica come antidoto alle fake news.
Durante l’incontro sono stati dati ai ragazzi alcuni importanti consigli per non condividere bufale, evitando così di danneggiare la propria salute e anche la propria reputazione digitale:
1) La condivisione di contenuti su qualunque social rimane per sempre.
2) Se si sostiene con un like una bufala, si contribuisce a diffondere una notizia falsa, compromettendo la propria reputazione.
3) Il numero delle condivisioni e dei like che ha ottenuto, non è un parametro affidabile per valutare l’attendibilità di una notizia.
4) I contenuti fortemente emozionali molto spesso sono falsi. Un’informazione scientifica deve essere equilibrata in tutti i suoi aspetti, emotivi e razionali.
5) Controllare la url della pagina. Le bufale sono spesso condivise da siti sconosciuti o con nomi che volutamente ricordano testate famose.
6) La scienza non è un sistema di verità assolute: ci possono essere temi controversi, soprattutto nella “scienza di frontiera”. Se ci si imbatte in affermazioni troppo perentorie e poco documentate, potrebbero essere poco attendibili.
WORKSHOP 13 GENNAIO 2018: Let’s Science! L’educazione attraverso i fumetti
Il secondo momento di incontro ha visto salire sul palco Silvia Bencivelli, giornalista scientifica, saggista, conduttrice radiofonica e televisiva, che ha moderato un vivace dibattito tra esperti per indagare i nuovi linguaggi e le nuove forme dell’educazione scientifica. Protagonisti di questo confronto Pier Paolo Di Fiore, ordinario di Patologia generale all’Università di Milano, e Luca Raffaelli, giornalista, sceneggiatore ed esperto di fumetti.
Dunque la lotta alle fake news si compone di due elementi essenziali, divulgazione scientifica e linguaggi creativi, come ad esempio il fumetto.
Luca Raffaelli ha raccontato quali sono le caratteristiche che deve avere un fumetto per essere un efficace strumento divulgativo: una storia che sia corretta dal punto di vista dei contenuti ma allo stesso tempo avvincente, che si sviluppa attraverso il racconto di personaggi che le animano. Non si tratta semplicemente di inserire immagini con delle didascalie, ma di dar vita ad un racconto equilibrato dove il disegno aggiunge qualcosa in più al testo e viceversa. Immagini e testo devono insomma a loro volta dialogare tra loro.
Il Professor Di Fiore ha ricordato come gli scienziati dovrebbero andare nelle scuole e raccontare la scienza per appassionare i ragazzi grazie a narrazioni in grado di trasmettere argomenti complessi in maniera semplice. Proprio come la Fondazione vuole fare attraverso i volumi della collana I Ragazzi di Pasteur, dove le cellule staminali vengono rappresentate come eleganti ballerine chiamate le “signore potenti”. Inoltre Di Fiore ha voluto infrangere un luogo comune. Il Professore ha infatti sottolineato che il primo compito della ricerca scientifica non è quello di scoprire cose utili, ma rendere l’uomo più degno, insomma di nobilitarlo.
WORKSHOP 18 GENNAIO 2018: Let’s Science! Conversazione tra scienza e fumetti
Per il terzo appuntamento Let’s Science! con il pubblico, la giornalista scientifica Silvia Bencivelli è tornata sul palco per confrontarsi con il fumettista Silver e il Professor Alberto Mantovani.
Silvia Bencivelli ha esposto le difficoltà che si incontrano nel fare un’opera di divulgazione seria, soprattutto online. La prima è che la scienza è un argomento difficile da spiegare velocemente. Questa caratteristica si scontra con la modalità di fruizione del web, dove il lettore coglie solo gli elementi principali di una notizia, e quindi esige un messaggio sintetizzabile e immediato. Poi c’è il fenomeno delle fake news, che a ben vedere è vecchio come il mondo. Solo che internet ha peggiorato questa tendenza per alcune sue peculiarità: la rete offre una serie sterminata di informazioni, equipara chi è esperto e chi non lo è, dà forza a gruppi molto piccoli che tendono a diventare fortemente aggressivi.
Guido Silvestri, in arte Silver, celebre creatore di Lupo Alberto, uno dei personaggi più amati dal pubblico, partendo dalla propria esperienza personale, ha raccontato della combinazione vincente tra fumetto e divulgazione scientifica. Molto spesso, infatti, argomenti impegnativi di carattere medico- scientifico, hanno bisogno di una chiave di comunicazione che sappia uscire dalla logica del libro di testo illustrato per catturare l’attenzione del pubblico. Il personaggio di Lupo Alberto, diventato negli anni la voce di importanti campagne educative rivolte ai ragazzi su temi di salute, è un esempio importante di come la creatività e l’arte possano dialogare con la scienza, rendendola chiara e comprensibile senza mai banalizzarla.
Alberto Mantovani, professore alla Humanitas University e Direttore Scientifico dell’Ospedale Humanitas, prendendo spunto dall’invito del filosofo della scienza Karl Popper a “comunicare nel modo più semplice, onesto e umile possibile”, ha evidenziato l’importanza di un linguaggio facilmente comprensibile, soprattutto quando vengono affrontati temi di carattere scientifico. Il fumetto ben si coniuga con questa esigenza, basti pensare a Frances Balkwill, eminente scienziata inglese e una delle massime autorità mondiali sui legami tra infiammazioni e cancro, che crea e utilizza con successo i fumetti per divulgazione scientifica. Il Professor Mantovani ha anche ripercorso una breve storia dei vaccini, sottolineando come facciamo tutti fatica a ragionare in termini di rischi e benefici. Da qui il diffondersi di false credenze come la connessione tra vaccini e autismo o la convinzione errata che l’infezione naturale faccia bene all’organismo.
WORKSHOP 19 GENNAIO 2018: Let’s Science! Bufale scientifiche viste dai ragazzi
Nel corso del secondo workshop creativo Let’s Science! i protagonisti sono stati gli studenti delle scuole di 2° grado, che hanno partecipato al concorso Bufale in rete, i quali si sono confrontati con i loro docenti, con il giornalista scientifico Gianluca Dotti e lo staff di ScuolaZoo – il media brand degli studenti italiani – dando vita ad un vivace confronto sull’importanza di conoscere i pericoli che si nascondono dietro l’utilizzo del web.
L’utilizzo di internet e dei social media è ormai diffuso tra i giovanissimi, sempre più esposti al pericolo di false notizie soprattutto quando si parla di scienza e salute.
Il giornalista scientifico, Gianluca Dotti, ha sottolineato come il web sia uno strumento straordinario che ci offre una grandissima quantità di informazioni. Ma, paradossalmente, può spingerci a chiudere la mente anziché ad aprirla. I siti e i social registrano il nostro comportamento di navigazione e scelgono di proporci prevalentemente le notizie che confermano il nostro punto di vista. Risultato? Rischiamo di vivere in una “bolla di filtraggio” e di specchiarci nell’informazione che vogliamo sentire. E questo ci espone al pericolo di prendere per buone delle fake news.
È importante quindi aprirsi a diverse fonti di informazioni che possano dare all’argomento di interesse un’ulteriore chiave di lettura oltre che un aiuto nell’assumere una posizione obiettiva sull’argomento di interesse, ricordandosi sempre di verificarne l’autorevolezza.
L’incontro ha visto anche il contributo di Andrea Grignolio, docente di Storia della Medicina all’Università Sapienza di Roma, il quale, parlando di vaccini, un tema particolarmente dibattuto negli ultimi tempi, ha fatto notare come l’antivaccinismo sia nato con la vaccinazione stessa. Dall’inizio dell’Ottocento agli anni Novanta del secolo scorso, il fenomeno coinvolgeva una frangia marginale della popolazione che in seguito ha assunto dimensioni preoccupanti, soprattutto in rete: fino a 2 anni fa in Italia, Europa, USA i siti contrari alle vaccinazioni erano più numerosi di quelli a favore. E sui social network il 77% dell’informazione era contraria ai vaccini. Le cose ora sono cambiate, c’è stato un grande dibattito su cosa fare e oggi ci sono molte più persone a favore.
Nel corso dei diversi appuntamenti, alcuni professori che hanno lavorato al fianco dei ragazzi per la realizzazione dei primi 4 volumi de “I Ragazzi di Pasteur” hanno evidenziato come il fumetto riesca a rendere facilmente fruibili e divertenti argomenti scientifici complessi come il funzionamento del sistema nervoso, il complesso mondo della regolazione genetica o il funzionamento delle cellule staminali.
Cristina Limatola, professore ordinario di Fisiologia all’Università Sapienza di Roma, ha spiegato come nel costruire un fumetto scientifico assieme ai ragazzi della scuola media, abbia cercato di utilizzare un linguaggio semplice e basilare nello spiegare il funzionamento generale del nostro cervello. Si è usata la scienza come punto di partenza per costruire un racconto capace di unire fantasia e razionalità.
Angela Santoni, professore ordinario di Medicina Molecolare all’Università Sapienza di Roma, ha raccontato la sua esperienza nella realizzazione di “Guardie e ladri”, un testo che spiega in termini semplici e rigorosi il funzionamento del sistema immunitario. I ragazzi hanno fatto quasi prima la storia e lo scienziato si è trovato ad adattare la spiegazione al racconto. Questo lavoro ha permesso di spiegare al lettore in maniera semplice e chiara l’importanza del sistema immunitario e la sua integrità.
Location
Galleria San Fedele, Milano
Data
10/21 gennaio 2018
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