Il 27 Gennaio 2024, alle ore 11:00, presso il LAC Lugano Arte e Cultura, si è tenuto un incontro con il noto filosofo e psicanalista Umberto Galimberti, nell'ambito del progetto SciArt Switzerland di IBSA Foundation, in collaborazione con LAC.
Il tema delle emozioni è stato il focus dell’appuntamento con Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista, che ha raccontato come esse rappresentino elementi centrali nella società odierna, nonostante siano ancora avvolte da un velo di mistero.
La mente e il cuore.
Nella storia dell'umanità, il cuore ha guidato le decisioni degli individui prima dell'illuminazione della mente razionale. Questo meccanismo primordiale ha permesso ai nostri antenati di reagire prontamente ai pericoli, basandosi su emozioni immediate come la paura o il desiderio. Ma nell'era moderna, dominata dalla razionalità tecnica, le emozioni sono spesso represse o mercificate.
Come possiamo riconoscere e apprezzare le vere emozioni? Galimberti ha guidato il pubblico in questo viaggio esplorativo, cercando di illuminare gli angoli più reconditi del vissuto emozionale.
Questo evento non è solo una riflessione sulle emozioni, ma si inserisce anche nel contesto del progetto SciArt SwitzerlAnd di IBSA Foundation, che mira a mettere in luce le intersezioni tra scienza e arte.
In questo contesto, l'analisi di Galimberti delle emozioni può offrire spunti preziosi su come scienza – nello specifico la psicologia – e arte possono interagire e influenzarsi a vicenda.
Filosofo e psicanalista italiano. I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato dalla tecnica si sente un "mezzo" nell'"universo dei mezzi", senza poter trovare un senso al suo esistere.
È stato allievo di E. Severino, professore di antropologia culturale (1976), poi di filosofia della storia (1983) all'Università di Venezia, dove insegna anche psicologia dinamica; membro dal 1985 dell'International association of analytical psichology. Attraverso un esame critico dei limiti della psicoanalisi di fronte alla "insensatezza" che caratterizza l'età della tecnica, Galimberti arriva alla conclusione che forse solo una "pratica filosofica" può aiutare a comprendere criticamente il mondo della tecnica in cui l'uomo si trova inserito e orientarlo per trovare un senso al suo radicale disagio, alla tragicità del suo esistere, anche con il recupero dell'ideale greco di saggezza, senza ricorsi a mitologie religiose.
Tra le opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung dall'inconscio al simbolo (1984), Gli equivoci dell'anima (1987), Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica (1999), Orme del sacro (2000), Il tramonto dell'Occidente (2005), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005), Parole nomadi (2006), L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Il viandante della filosofia (con M. Alloni, 2011), Cristianesimo. La religione del cielo vuoto (2012) e L'usura della Terra (2014); nel 2018, La parola ai giovani e Nuovo dizionario di psicologia; Heidegger e il nuovo inizio (2020); nel 2021, Il libro delle emozioni e, con C. Vivarelli, 50 emozioni spiegate ai ragazzi; Credere (con J. Carrón, 2022); Le parole di Gesù (2023). Galimberti è stato autore anche di un ampio Dizionario di psicologia (1992), più volte riedito, e del Nuovo dizionario di psicologia. Psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (2018).
Cosa è SciArt SwitzerlAnd?
Creare un dialogo stimolante tra ambiti distanti e uniti allo stesso tempo per promuovere la cultura scientifica all’interno di un percorso di ricerca internazionale sulla Scienza e le Arti.
Nasce con questo obiettivo SciArt SwitzerlAnd, un progetto di IBSA Foundation per la ricerca scientifica in collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura e il MASI Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana.
La scienza e le arti hanno sempre convissuto nel tempo e nello spazio. Pur con metodologie e finalità differenti, artiste e artisti, scienziate e scienziati, osservano il mondo che li circonda aprendoci a nuove prospettive, interpretazioni e significati.
Attraverso diversi formati di eventi e prodotti digitali, SciArt SwitzerlAnd intende puntare lo sguardo su quelle creazioni artistiche che si sono trasformate grazie all’interazione con scienziati, scoperte e istituti di ricerca. Il pubblico potrà avvicinarsi ad affascinanti proposte nate dall’incontro tra più dimensioni, e ascoltare dalla viva voce degli artisti e degli scienziati quanto realtà molto diverse si influenzano vicendevolmente.
Il nuovo progetto si inserisce perfettamente all’interno della missione della Fondazione, che dal 2012 si impegna a diffondere una cultura scientifica autorevole, condividendo principi e conoscenze con un linguaggio accessibile e sensibilizzando sui temi legati alla scienza, alla cultura e al benessere dell’individuo