All’origine del successo dei grandi leader, che in ogni epoca hanno saputo coinvolgere e ispirare milioni di persone, c’è un modello ben preciso, “l’idea più semplice del mondo”, che lo scrittore e saggista Simon Sinek definisce in questa celeberrima TED “vintage” (è del 2009) “il cerchio d’oro”.
“Ogni singola persona e organizzazione sul pianeta sa quello che fa. Alcuni sanno come lo fanno. Ma sono veramente poche le persone o le organizzazioni che sanno perché fanno quello che fanno”.
Non si tratta di una piccola sottigliezza, ma di una differenza fondamentale: i leader capaci di ispirare gli altri hanno la consapevolezza di quale sia la loro vera motivazione e sanno trasmetterla alle persone; non si limitano a raccontare cosa fanno, ma spiegano perché fanno quello che fanno. Per questo hanno successo.
Ma la cosa più interessante è che, secondo Sinek, la sua non è una semplice opinione personale, ma una legge che affonda le radici nella biologia e, precisamente, in come è strutturato il nostro cervello.
“Il cervello umano è diviso in tre componenti principali. Il nostro cervello più recente, il cervello di un Homo Sapiens, la nostra neocorteccia, corrisponde al livello “cosa”. La neocorteccia è responsabile di tutti i nostri pensieri razionali e analitici e del nostro linguaggio. Le due sezioni intermedie formano il nostro sistema limbico, che è responsabile dei sentimenti – come la fiducia e la lealtà – e anche del comportamento umano, del processo decisionale. Ma il nostro sistema limbico non ha capacità di linguaggio”.
Questo cosa comporta? Se comunichiamo solo in modo razionale e analitico, possiamo far capire una serie di informazioni complesse, ma non guidiamo il comportamento delle persone. Per riuscirci, dobbiamo fare un salto di livello e parlare direttamente alla parte del cervello (quella che non ha capacità di linguaggio) che controlla il comportamento, i sentimenti e le emozioni. L’integrazione di questi due piani permette alle persone di “sentire” il valore di quanto proponiamo e ci rende credibili in quello che facciamo, attraendo coloro che credono nei nostri stessi valori.
Ma c’è di più.
“Perché è importante attrarre queste persone? Per una cosa che si chiama legge della diffusione dell’innovazione, che ci dice che se vogliamo il successo di massa o l’accettazione di massa di un’idea, non la si può ottenere finché non si raggiunge tra il 15 e il 18 per cento del pubblico. Arrivati a quel punto, il sistema svolta”.
Secondo Sinek questa regola vale per l’innovazione tecnologica, per il mondo del business e anche per la politica. Un esempio? Un grande predicatore come Martin Luther King sapeva coinvolgere le masse perché non andava in giro a dire cosa doveva essere cambiato in America. Andava in giro a raccontare ciò in cui credeva. Non presentava un piano o un programma. Diceva: “Ho un sogno”. E questo ha fatto la differenza.