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Graphic Medicine: un potente strumento per l'educazione sanitaria 

Scritto da Catterina Seia | 27 feb 2025

Negli ultimi anni, il fumetto si è affermato come strumento efficace per la prevenzione e promozione della salute e l’educazione sanitaria. Il termine Graphic Medicine, coniato nel 2007, descrive l’uso del fumetto per comunicare concetti medici complessi, supportare i pazienti e sensibilizzare sulla salute. Un linguaggio visivo che rende la scienza più accessibile, favorendo l’alfabetizzazione sanitaria e la formazione medica. 

Nell’ultimo decennio, l'interesse verso l'uso del fumetto come strumento di supporto alla medicina, dalla prevenzione alla promozione della salute, è cresciuto notevolmente.   

Il termine Graphic Medicine è stato coniato nel 2007 da Ian Williams, fumettista, medico e fondatore della piattaforma web GraphicMedicine.org, per descrivere il potenziale terapeutico del linguaggio che, sebbene tradizionalmente associato all'intrattenimento, sta trovando spazio anche nella cura e nell'educazione sanitaria. Le evidenze scientifiche crescenti ne confermano l’efficacia e ne supportano la diffusione, evidenziando il potenziale unico nel facilitare la comunicazione e l'apprendimento.  
 
Come illustra un recente articolo pubblicato su «Artribune», Il fumetto come cura: quando i comics sono un supporto alla medicina, esiste il Graphic Medicine International Collective, un’ampia community internazionale attiva dal 2019 in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Giappone e Spagna.  

I fumetti per la prevenzione e la promozione della salute

I comics per loro natura hanno la capacità di trasmettere informazioni attraverso un linguaggio accessibile anche a chi non ha una formazione specifica. L’associazione parola-immagine facilita la comprensione mettendo in funzione sia la memoria logico-concettuale sia quella visiva. 

Rispetto alla sfida dell’alfabetizzazione sanitaria il fumetto può essere utilizzato per avvicinare a concetti complessi come il funzionamento del sistema immunitario o i rischi legati a determinate malattie e può essere anche un supporto emotivo per coloro che affrontano patologie gravi come il tumore o malattie croniche come il diabete.  

L'educazione sanitaria è cruciale per consentire alle persone di prendere decisioni informate riguardo alla propria salute. Senza la trasmissione di una base di conoscenze mediche, non è possibile parlare di promozione della salute, processo durante il quale il fumetto potrebbe svolgere un ruolo significativo nel raggiungere un pubblico ampio, inclusi i giovani, spesso più ricettivi a questo tipo di comunicazione rispetto ai tradizionali materiali informativi.  

Questa è una sfida ampiamente affrontata da Let’s Science!, un progetto sviluppato da IBSA Foundation in collaborazione con il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport del Canton Ticino: un’iniziativa di divulgazione scientifica composta da una collana di dieci libri edita da Carocci Editore, realizzata da esperti e scienziati di vari settori con i ragazzi delle scuole medie ticinesi sui temi della salute. Stefano Santarelli, fondatore della Scuola Romana dei Fumetti, che collabora al progetto, indica che ogni volume si compone di una sezione che affronta argomenti scientifici legati al corpo umano seguita da una storia scritta dagli studenti sulla base delle conoscenze acquisite e illustratada professionisti. In questo modo, elementi come il DNA diventano i protagonisti di un fumetto che, oltre a essere un mezzo di espressione, diventa anche un potente strumento a supporto dell'educazione scientifica e sanitaria.  

Graphic Medicine e salute mentale

L’uso della Graphic Medicine può migliorare notevolmente la consapevolezza su temi come la salute mentale, il benessere psicosociale, la cura e la prevenzione delle malattie.

Uno studio condotto in Burkina Faso, pubblicato nel 2025 su BMC Public Health, ha valutato l’efficacia dei fumetti nell’aumentare la consapevolezza riguardo alla salute mentale su un campione di adolescenti e giovani adulti di età compresa tra 10 e 24 anni. I risultati mostrano che il fumetto ha migliorato l'alfabetizzazione sulla salute mentale del 30% rispetto al gruppo di controllo, dimostrandosi particolarmente efficace nella fascia di età 10-14 anni, con un'efficacia superiore del 25% rispetto ad altri materiali informativi.
Il fumetto ha inoltre reso più semplice e coinvolgente la comprensione di concetti complessi, contribuendo a una maggiore sensibilizzazione e riduzione dello stigma legato ai disturbi mentali. I ricercatori concludono che i fumetti rappresentano uno strumento educativo innovativo e accessibile, particolarmente adatto ai contesti a basso reddito, come dimostrato dalla realtà socio-economica del Burkina Faso.

Nel 2021 nell'ambito dell'iniziativa WHO-UNICEF Helping Adolescents Thrive, l’UNICEF e l'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno creato il primo di una serie di fumetti dal titolo Magnificent Mei and Friends e una guida per gli insegnanti per sostenere l’apprendimento sociale ed emotivo tra i giovani di età compresa tra 10 e 14 anni. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di contribuire a promuovere il benessere psicosociale, prevenire i disturbi mentali e ridurre i comportamenti a rischio negli adolescenti. Infatti, vedere esperienze comparabili attraverso gli occhi dei personaggi immaginari può aiutare a promuovere l'empatia e il pensiero critico e a convalidare i sentimenti dei giovani riducendo la sensazione di solitudine.

Un altro progetto interessante che utilizza i comics come risorsa per l’educazione sanitaria è Il Graphic Medicine Project, una partnership innovativa tra Alder Hey Children's Hospital (Liverpool) e Comics Youth CIC che mira a sensibilizzare sulla Graphic Medicine come pratica interdisciplinare per fornire informazioni sulla salute a misura di giovane. con l'obiettivo finale di migliore la qualità della vita dei pazienti affrontando alcuni dei problemi associati alle degenze ospedaliere a lungo termine come l'isolamento e la depressione.

Fumetti per la formazione medica

La trasmissione delle informazioni mediche avviene spesso tramite gli operatori sanitari. L’impiego dei fumetti nella formazione dei medici può essere un utile strumento per migliorare le loro competenze comunicative. Lo studio Graphic Medicine: The Use of Comics in Medical Education and Patient Care, pubblicato su «BMJ» nel 2010, ha dimostrato che i fumetti possono migliorare significativamente la formazione dei medici, aumentando del 40% le competenze empatiche, come l’ascolto e la comprensione delle emozioni dei pazienti, rispetto a quelli che hanno utilizzato solo materiale testuale. Inoltre, l’uso dei fumetti ha contribuito a ridurre del 25% gli errori di comunicazione medico-paziente.

Oltre alle evidenze scientifiche esistono alcuni casi pratici che integrano la Graphic Medicine all’interno dei corsi formativi universitari.

Dal 2009 Michael Green, Professore nei dipartimenti di Lettere e Medicina del Penn State College of Medicine (Pennsylvania), insegna agli studenti di medicina come migliorare le loro abilità relazionaliattraverso l’utilizzo della Graphic Medicine.

Nel 2022 il Georgia Institute of Technology, uno dei più importanti centri di ricerca tecnologica negli Stati Uniti, in collaborazione con lo Shepherd Center di Atlanta (centro riabilitativo per le lesioni spinali e cerebrali), ha avviato il programma Vertically Integrate Project (VIP). Si tratta di un corso di Graphic Medicine in cui gli studenti del Georgia Tech collaborano con docenti di varie discipline per la realizzazione di fumetti ispirati alle storie personali dei pazienti dello Shepherd Center al fine di rendere le informazioni mediche più accessibili a un pubblico non specializzato.

Anche alcune università italiane hanno iniziato a sperimentare l’uso dei fumetti nella formazione medica. La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna offre il primo corso in Italia, sull’utilizzo delle narrazioni grafiche come mezzo comunicativo ed espressivo nel contesto biomedico e medico-sanitario. Il corso ha l’obiettivo di potenziare i profili dei futuri medici nella comprensione della malattia da un punto di vista olistico, non solo biologico, ma anche narrativo e sociale.

Comunicare la salute attraverso i fumetti

La prevenzione è una componente fondamentale della salute pubblica e il fumetto si presta a questo scopo. Attraverso storie che affrontano temi come il fumo, l’alcolismo, le malattie sessualmente trasmissibili, è possibile educare i lettori sui rischi e sulle conseguenze di comportamenti poco salutari. La narrazione visiva e la possibilità di creare personaggi carismatici che scelgono di adottare comportamenti positivi per la loro salute possono rendere più accattivante il messaggio di prevenzione incoraggiando stili di vita sani.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 20% degli adolescenti sperimenta problemi di salute mentale, ansia, stress e isolamento sociale. Raccontare storie di personaggi che affrontano la depressione o il burnout può aiutare i lettori più giovani a riconoscere e affrontare le proprie difficoltà, trovando informazioni su risorse e strategie per ottenere supporto. I fumetti possono offrire un modo efficace e “leggero” per discutere queste tematiche, riducendo lo stigma e promuovendo la consapevolezza.

Va in questa direzione la serie di fumetti Mind Over Mirror – Mirror My Mind Comics, prodotta dal Mental Health Foundation nel Regno Unito per educare i giovani sui disturbi mentali e sull’auto-accettazione. Fumetti simili potrebbero essere distribuiti nelle scuole e nelle comunità per aumentare la consapevolezza e incoraggiare i giovani a cercare supporto.

Guardando al futuro, sebbene sia essenziale continuare a esplorare e valutare l’efficacia di questo approccio assicurandosi che i contenuti siano accurati, accessibili e culturalmente sensibili, è evidente che la Graphic Medicine avrà un ruolo sempre più rilevante nella trasmissione di conoscenze legate alla cura, alla prevenzione e alla promozione della salute. Con l’avanzare della tecnologia e l’aumento dell’accesso ai media digitali, i fumetti possono raggiungere un pubblico ancora più ampio, offrendo nuove opportunità per l’educazione sanitaria e contribuendo a creare una società più consapevole. In conclusione, con il giusto utilizzo, il fumetto può diventare un potente alleato nella lotta per una salute migliore per tutti.

 

         

 

A cura di Catterina Seia (Presidente CCW – Cultural Welfare Centre) e Elena Rosica ( Cultural Welfare Center (CCW), Research Area)