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Il ruolo dei musei oggi, ieri e domani

Scritto da Redazione IBSA | 18 mag 2024

Storicamente, i musei erano templi dedicati alla conservazione di tesori e alla tutela del patrimonio culturale. Oggi, però, il loro ruolo si è evoluto, e possono considerarsi molto più di semplici contenitori di oggetti. I musei moderni sono chiamati a offrire al pubblico direzione, prospettive e chiavi di lettura della società contemporanea, diventando veri e propri spazi in cui è possibile capire e interpretare il mondo. 

La giornata mondiale dei musei 2024

La Giornata Mondiale dei Musei, celebrata il 18 maggio di ogni anno, è stata istituita nel 1977 dall'ICOM (Consiglio Internazionale dei Musei) per evidenziare il ruolo sociale e culturale di queste istituzioni. 
 Il tema per l’edizione 2024 è “Museums for Education and Research"1 e invita a considerare i musei in un modo nuovo: non solo come luoghi di contemplazione, ma come spazi di apprendimento attivo. I musei non sono solo custodi del patrimonio, ma centri di promozione di curiosità, cultura, creatività e pensiero critico. “Musei per l’educazione e la ricerca” ci ricorda che questi sono luoghi di scoperta, ed esplorazione di nuove idee. Spazi vivi dove impariamo e scopriamo, e che ci aiutano a capire meglio il mondo che ci circonda.


L’etimologia della parola museo, cos’era il museo nell’antichità?

La parola 'museo' ha origini nella mitologia classica, deriva dal greco Μουσεῖον 2, il luogo sacro alle Muse. Le muse erano nove sorelle, figlie di Zeus e di Mnemosine (la "Memoria") e la loro guida era Apollo. Per i greci erano figure chiave, custodi della cultura e delle arti, depositarie del canto e della memoria.
Nell'antichità, il concetto di museo era molto diverso da oggi: allora l’arte non era circoscritta a quel luogo, ma tante erano le situazioni in cui si poteva contemplare la bellezza, o godere delle opere d’arte; questa era ovunque, dai palazzi reali, ai templi, alle arene pubbliche o alle biblioteche. Quello che oggi però ancora permane è quel significato antico legato alla memoria, alla valorizzazione delle arti e della cultura. 

Come è cambiato quindi il concetto di museo nel tempo?

La natura dei musei - ci insegna la storia - è sempre stata mutevole, pensiamo a come si sono evoluti nel tempo: tra i primi precursori troviamo gli studioli rinascimentali del 1500, luoghi riservati allo studio e alla contemplazione di opere d’arte; ci furono poi le Wunderkammer (letteralmente, camera delle meraviglie) del XVI secolo al XVIII secolo, dove collezionisti privati erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari, fino alla nascita dei primi musei come li intendiamo noi oggi, verso la fine del 1700. 

Negli anni Settanta, ci fu una trasformazione epocale nel concetto di museo. Da luogo statico e chiuso a luogo di incontro sociale e di intrattenimento, abbracciando quindi una nuova identità connotata da vivacità e dinamismo, oltre che di fruizione artistica. Questa trasformazione ha raggiunto il suo apice negli anni Novanta con la nascita dell'ipermuseo, dove l'edificio stesso diventa parte integrante dell'esperienza artistica. Parallelamente, hanno preso piede i musei-scultura o "archisculture", che integrano arte e architettura in un'unica esperienza.

Oggi, sempre più, i musei si integrano profondamente nella vita urbana, diventando autentici punti di riferimento. Le strategie per la gestione museale devono aspirare a unire la comunità, a stimolare la competitività e a potenziare il benessere generale.

Sempre di più viene riconosciuto dal mondo scientifico il ruolo dell’arte e delle materie umanistiche nel creare benessere e quanto la presenza dei musei sia sempre più essenziale per alleviare lo stress, aumentare il buonumore e il benessere psicofisico delle persone (ne abbiamo parlato in questo articolo).

Risulta sempre più evidente come questi spazi non si limitino a esporre opere d'arte, ma svolgano un ruolo centrale nel promuovere e celebrare la diversità artistica e culturale del territorio. I musei fungono da ponte tra il contesto fisico in cui sono situati e il vasto panorama artistico che rappresentano. Devono assumersi la responsabilità di stabilire legami con associazioni, fondazioni, istituzioni scolastiche, imprese e altre realtà locali, favorendo sinergie e collaborazioni proficue. Questa interconnessione è fondamentale per garantire che un museo mantenga rilevanza e significato nella società contemporanea.
 

IBSA Foundation, le partnership e i progetti con i musei

Fin dalla sua nascita, IBSA Foundation promuove una scienza accessibile a tutti, utilizzando un linguaggio semplice e coinvolgente. Nella sua missione, ha riconosciuto il valore di costruire solide collaborazioni con musei, sia a livello locale che internazionale, trovando un’ulteriore modalità per diffondere il sapere scientifico, informare il pubblico, far comprendere il mondo di domani e promuovere il dialogo tra discipline scientifiche e umanistiche.

La storica collaborazione con MASI Lugano
IBSA Foundation ha instaurato una preziosa collaborazione con il Museo d'Arte della Svizzera Italiana (MASI), dando vita a interessanti eventi incentrati sul rapporto tra scienza e arte, dapprima attraverso il format "La Scienza a regola d'Arte", poi attraverso il più recente progetto di SciArt SwitzerlAnd.
Ma il loro impegno comune non si è fermato qui: la Fondazione ha infatti affiancato il MASI in veste di Partner Scientifico, sostenendo economicamente iniziative, progetti espositivi a vantaggio della comunità e del territorio ticinese. 

Le collaborazioni con i musei italiani
Con la vicina Italia, la Fondazione ha alimentato negli anni due solide relazioni, sempre in qualità di partner di ricerca scientifica: la collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano (MUST), avviata proprio nell’anno che celebra i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e quella con il Museo delle Scienze di Trento (MUSE), punto di riferimento culturale della città.

Il progetto Digital Aesthetics, realizzato in collaborazione con il MUST, è un chiaro esempio di come il museo sia evoluto a luogo di riflessione, intrattenimento e scoperta. Attraverso un programma permanente di installazioni di arte digitale il pubblico è invitato a riflettere sui nuovi linguaggi digitali ed esplorare le relazioni con l’intelligenza artificiale e le connessioni tra innovazioni tecnologiche e processi creativi artistici.

Le iniziative presso i musei della Svizzera interna
IBSA Foundation ha avviato nel 2024 un innovativo progetto in Svizzera interna, denominato "Museum Tour", e pensato per le classi delle scuole secondarie. Questa iniziativa vede la partecipazione di sei diversi musei, all'interno dei quali sono organizzati laboratori e workshop museali gratuiti per gli studenti. Un esempio virtuoso di come la Fondazione riesca a fare avvicinare i ragazzi alla scienza in modo innovativo e multidisciplinare.

Quando Fondazioni, musei e istituzioni culturali collaborano, possono svolgere un ruolo chiave nello sviluppo della società, nel promuovere il benessere delle persone e nel diffondere il sapere. Queste sinergie dimostrano come sia possibile avvicinare il pubblico a temi complessi, utilizzando l'arte e l'innovazione come strumenti di condivisione. Un approccio che contribuisce a costruire una società più consapevole e partecipativa.

 

         

 

Fonti citate:

Fonti consultate: