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Luca Nicola22 gen 20201 min read

Alan Smith - La statistica parla di noi

 
 

 

Confessiamolo: di solito, quando dobbiamo citare un campo affascinante del sapere, non ci viene mai in mente la statistica.

Figuriamoci, già abbiamo i nostri problemi con la matematica, perché non è così facile sentirsi a proprio agio con i numeri. E la statistica, come racconta in questa TED Conference l’esperto di visualizzazione di dati Alan Smith, “è quella parte della matematica che persino i matematici non amano molto, perché mentre il resto della matematica è fatto di precisione e certezze, la statistica invece è quasi l’opposto”.

E allora, perché mai dovremmo interessarcene? Perché, come dice Smith, è “la scienza del noi”. L’etimologia della parola indica la scienza di elaborare dati sul paese o sulla comunità in cui viviamo. Non solo. La statistica è uno strumento fondamentale di discipline come la demografia, la fisica, l’economia e la ricerca biomedica. E occupandosi della misura quantitativa dei fenomeni sociali, ci parla di noi come gruppo, e non come singoli individui.

Nel suo discorso, Smith cita una serie di altri casi dove la nostra percezione comune della realtà è clamorosamente smentita dai dati statistici.

E’ sorprendente verificare quante nostre convinzioni possano essere smentite da una semplice indagine statistica: per esempio, si è visto che in Giappone la gente pensava che 56 giapponesi su cento vivessero in campagna, quando i dati ufficiali riportavano appena un 7%.

Ma come si spiega il fenomeno delle nostre false percezioni?

Il premio Nobel per l’Economia Daniel Kahneman ha passato anni a rilevare il “pessimo intuito statistico” delle persone, dovuto a una serie di distorisioni cognitive (bias), arrivando a dichiarare:“Possiamo essere ciechi davanti all’evidenza (e avere numeri sbagliati) ma possiamo essere ciechi di fronte alla nostra cecità”.

In realtà, ci spiega Smith, non serve avere un’abilità eccezionale con i numeri per esserne affascinati.

A ben vedere, ogni analisi statistica contiene una narrazione di situazioni umane molto complesse (le grandi collettività di individui) e, oltre a darci una bussola preziosa nelle condizioni di incertezza, può aiutarci a ribaltare molti pregiudizi, mettendoci in condizione di valutare e decidere meglio.

E poi “la statistica raggiunge il suo massimo quando ci sorprende”. 

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Luca Nicola

Copywriter dal 1988, ha iniziato la sua carriera in De Agostini, per poi scegliere di continuare come freelance. Laureato in Filosofia, attualmente è anche docente di Web Marketing presso il Centro di Formazione Federlegno. Come consulente di comunicazione lavora da anni per molti clienti, tra cui alcuni grandi gruppi internazionali. Nel 2012 ha aperto il blog personale "Mela N" dove tratta argomenti legati alla Scrittura, alla Comunicazione, al Content Marketing e allo Storytelling.

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