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Paolo Rossi Castelli06 feb 20191 min read

Nuova strategia: bloccare l’ “orologio” del tumore

Un nuovo filone di studi potrebbe offrire soluzioni del tutto inedite alla lotta contro il cancro: è quello che punta a scardinare i ritmi circadiani delle cellule malate (i cicli circadiani, lo ricordiamo, sono l’”orologio interno” degli organismi, ma anche delle singole cellule). A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science Advance dai ricercatori del Nagoya University’s Institute of Transformative BioMolecules (Giappone) e dell’USC Michelson Center for Convergent Bioscience dell’Università della California del Sud, che hanno cercato di ritorcere contro il tumore una delle caratteristiche tipiche del tumore stesso: la sua capacità di modificare i ritmi dell’organismo “ospite”, in base alle proprie esigenze di crescita. È noto da tempo, infatti, che i tumori alterano profondamente l’andamento delle normali funzioni regolate in base ai ritmi circadiani (fra cui, negli esseri umani, il ciclo veglia-sonno), perché il loro metabolismo è molto accelerato rispetto a quello delle cellule sane e richiede un funzionamento diverso da quello dei tessuti non malati.

I ricercatori hanno utilizzato una molecola sperimentale chiamata GO289, che colpisce specificamente un enzima (CK2) molto coinvolto nei cicli circadiani e nell’attività di quattro proteine fondamentali per la crescita e la sopravvivenza delle cellule, e sono riusciti così a interferire con la vita stessa delle cellule neoplastiche. In base a quanto osservato nei test in laboratorio condotti su cellule di osteosarcoma (tumore delle ossa), la molecola GO289 rallenta i cicli delle cellule tumorali, senza modificare quelli delle cellule sane, e questo impedisce al tumore di crescere e di dare inizio alla metastatizzazione. Effetti del tutto simili si vedono anche su cellule di carcinoma renale, a riprova dell’importanza della regolazione dei ritmi circadiani, e anche a supporto dell’idea che lo stesso meccanismo possa essere sfruttato, in futuro, contro altri tipi di cellule neoplastiche.

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Paolo Rossi Castelli

Giornalista dal 1983, Paolo si occupa da anni di divulgazione scientifica, soprattutto nel campo della medicina e della biologia. È l'ideatore dello Sportello Cancro, il sito creato da corriere.it sull'oncologia in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. Ha collaborato per diversi anni con le pagine della Scienza del Corriere della Sera. È fondatore e direttore di PRC-Comunicare la scienza.

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