Senotherapeutics Revolution:
Transforming Aging and Cancer Therapy
30 June 2025
USI Auditorium
Via Giuseppe Buffi 13, Lugano
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Senotherapeutics Revolution:
Transforming Aging and Cancer Therapy
Andrea Alimonti (CH)
Fabrizio d'Adda di Fagagna (IT)
Silvia Misiti (CH)
Antonio Musarò (IT)
Domenico Salvatore (IT)
Il Forum
Il cancro e l’invecchiamento rappresentano due delle sfide più significative della scienza biomedica contemporanea. Il forum, Senotherapeutics Revolution: Transforming Aging and Cancer Therapy (Senotherapeutics Revolution: trasformare l'invecchiamento e la terapia del cancro), riunirà esperti di spicco nei settori della biologia, della medicina e della farmacologia per esplorare i progressi rivoluzionari nel campo delle senoterapie.
IBSA Foundation Forum offrirà una piattaforma dinamica per la presentazione e la discussione di ricerche pionieristiche, promuovendo la collaborazione interdisciplinare e favorendo un approccio integrato alla comprensione e alla gestione delle complessità legate alla senescenza nell’invecchiamento e nelle patologie associate all’età.
La senescenza cellulare è un processo biologico in cui le cellule entrano in uno stato di arresto irreversibile del ciclo cellulare in risposta a fattori di stress interni (quali l’invecchiamento o le mutazioni) o a stimoli esterni (come i danni).
Sebbene la senescenza sia un meccanismo fondamentale per sopprimere la formazione di tumori e promuovere la riparazione dei tessuti, l’accumulo di cellule senescenti nel tempo favorisce lo sviluppo di infiammazioni croniche, disfunzioni tissutali e disturbi legati all’età. Questo duplice ruolo rende la senescenza un fattore cruciale sia nei processi di invecchiamento sia nello sviluppo del cancro, due delle sfide più urgenti per la medicina moderna e la società.
L’impatto sociale di queste condizioni è significativo: l’invecchiamento demografico alimenta l’incidenza di patologie croniche, fragilità e costi sanitari crescenti, mentre il cancro rimane una delle principali cause di mortalità a livello globale. Affrontare queste sfide richiede approcci rivoluzionari capaci di agire sui percorsi biologici condivisi alla base di queste condizioni, con la senescenza come elemento centrale.
Le senoterapie, un campo di ricerca innovativo, mirano a modulare la senescenza attraverso la rimozione selettiva delle cellule senescenti (senolitici) o l’alterazione del loro profilo secretorio (senomorfici).
I recenti sviluppi preclinici hanno mostrato risultati promettenti, evidenziando il potenziale per mitigare il declino associato all’età, stimolare la rigenerazione dei tessuti e migliorare gli esiti delle terapie oncologiche.
Il progresso nel campo delle senoterapie segna un passo cruciale verso la gestione dell’impatto sociale rappresentato dall’invecchiamento e dal cancro. Continuando in questa direzione, ci avviciniamo a trattamenti innovativi in grado di prolungare la salute, migliorare la qualità della vita e rivoluzionare le cure legate al cancro e all’avanzamento dell'età.
Il forum Senotherapeutics Revolution: Transforming Aging and Cancer Therapy (Senotherapeutics Revolution: trasformare l'invecchiamento e la terapia del cancro) si propone di approfondire i più recenti progressi scientifici nel campo delle senoterapie, esaminando sia le innovazioni precliniche e meccanicistiche, sia la loro applicazione nella pratica clinica.
Programme
Morning session
09:00 - 09:15 | Institutional greetings and forum introduction
Silvia Misiti, Andrea Alimonti, Fabrizio d'Adda Di Fagagna
09:15-12:45 | Basic biology of senescence
Chairs: Johan Auwerx (Losanna CH), Peter Cejka (Bellinzona CH)
09:15 - 09:50 | Peter D. Adams (USA)
09:50 - 10:25 | Vassilis G. Gorgoulis (GR)
10:25 - 11:00 | Jesus Gil (UK)
11:00 - 11:15 | Coffee break
11:15 - 11:50 | Fabrizio d’Adda Di Fagagna
11:50 - 12:10 | Oral presentation – Call for abstract
12:10 - 12:45 | R. Di Micco (IT)
12:45-14:00 | Lunch and poster presentation
--> Pagina dedicata alla Call for Abstract
Esempio precedente
09:30 - 11:00 | Session 1
Decoding happiness: Happiness and Social Well-being in Modern Society
Find out more
11:00 - 11:30 | Coffee Break
Afternoon session
14:00-19:00 | Translation to clinic
Chairs: Shana J. Sturla (ETH Zurigo), A. Ceschi (Bellinzona CH)
14:00 - 14:45 | James Kirkland (USA)
(VIP) 40 mins seminar + 5 Q&A
14:45 - 15:20 | Andrea Alimonti
15:20 - 15:55 | Marco Demaria (NE)
15:55 - 16:15 | Coffee break
16:15 - 16:50 | Clemens Schmitt (DE)
16:50 - 17:10 | Oral presentation – Call for abstract
17:10 - 17:45 | Nathan K. LeBrasseur (VIP) (USA)
17:45 - 18:15 | Closing remarks + Award ceremony
Comitato scientifico: Andrea Alimonti, Fabrizio d'Adda Di Fagagna, Silvia Misiti, Antonio Musarò, Domenico Salvatore.
Programma completo
Sessione 1
09:00 - 09:15 | SALUTI ISTITUZIONALI E INTRODUZIONE AL FORUM
Silvia Misiti (CH), Andrea Alimonti (CH), Fabrizio d’Adda Di Fagagna (IT)
09:15 - 12:45 | BIOLOGIA DI BASE DELLA SENESCENZA
Moderatori: Nina Cabezas-Wallscheid (CH), Luca Varani (CH)
09:15 - 09:50 | Peter D. Adams (USA)
09:50 - 10:25 | Vassilis G. Gorgoulis (GR)
10:25 - 11:00 | Jesus Gil (UK)
11:00 - 11:15 | PAUSA CAFFÉ
11:15 - 11:50 | Fabrizio d’Adda Di Fagagna (IT)
11:50 - 12:10 | Presentazione orale – Call for abstract
12:10 - 12:45 | Raffaella Di Micco (IT)
Pranzo e presentazione dei poster scientifici
12:45 - 14:00
Durante la pausa pranzo, la presentazione dei poster offrirà l'occasione di condividere ricerche innovative e nuove prospettive. Contribuisci al dibattito inviando il tuo abstract.
Sessione 2
14:00 - 19:00 | DALLA RICERCA ALLA CLINICA
Moderatore: Alessandro Ceschi (CH)
14:00 - 14:45 | James Kirkland (USA)
14:45 - 15:20 | Andrea Alimonti (CH)
15:20 - 15:55 | Marco Demaria (NL)
15:55 - 16:15 | PAUSA CAFFÉ
16:15 - 16:50 | Clemens Schmitt (DE)
16:50 - 17:10 | Presentazione orale – Call for abstract
17:10 - 17:45 | Nathan K. LeBrasseur (USA)
17:45 - 18:15 | CONSIDERAZIONI FINALI E CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Comitato scientifico: Andrea Alimonti (CH), Fabrizio d'Adda Di Fagagna (IT), Silvia Misiti (CH), Antonio Musarò (IT), Domenico Salvatore (IT)
Conferenza speciale - Valter Longo
18:30 - 19:30
Valter Longo Valter Longo, Professore presso l'University of Southern California Longevity Institute, parlerà di Fasting Mimicking Diets (FMDs) e del loro ruolo nel potenziare la terapia contro il cancro, la risposta immunitaria e la salute metabolica.
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Closing session
Walter Longo
USI Auditorium
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Comitato Scientifico
Andrea Alimonti – Istituto oncologico di ricerca, Università della Svizzera Italiana, ETH Zürich, (CH).
Fabrizio d'Adda di Fagagna – IFOM - IFOM ETS - The AIRC Institute of Molecular Oncology, Milan (IT); IGM-CNR - Institute of Molecular Genetics-National Research Council, Pavia (IT).
Silvia Misiti – MD, PhD, Direttore di IBSA Foundation per la ricerca scientifica e Head of Corporate Communication di IBSA Group.
Antonio Musarò – Professore Ordinario di Istologia, Embriologia e Biotecnologie, Neuromuscular Research Group, Tissue Engineering Unit presso la Sapienza Università di Roma (IT).
Domenico Salvatore – MD, PhD, Professore Ordinario di Endocrinologia al Dipartimento di Sanità Pubblica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (IT).
Moderatori
Nina Cabezas-Wallscheid – Stem Cell Biology and Ageing Lab, Department of Health Science and Technology, ETH Zürich (CH)
Alessandro Ceschi – MD, MSc, Ente Ospedaliero Cantonale, Università della Svizzera Italiana, University Hospital and University of Zurich, Svizzera (CH).
Speaker – Sessione 1
BIOLOGIA DI BASE DELLA SENESCENZA
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Peter David Adams
Professore, Sanford Burnham Medical Discovery Institute, San Diego (USA)
Riposizionamento di farmaci per un invecchiamento in salute e per la soppressione del cancro
La senescenza cellulare è un arresto stabile della proliferazione indotto da stress ed è correlata a un fenotipo secretorio pro-infiammatorio associato alla senescenza (SASP, dall'inglese Senescence-Associated Secretory Phenotype), che nel lungo periodo contribuisce all’invecchiamento dei tessuti e all’insorgenza di malattie, incluso il cancro. Il SASP è in parte innescato dall’accumulo di DNA nel citoplasma, ad esempio di frammenti di cromatina citoplasmatica (FCC), che stimolano la via infiammatoria cGAS/STING. L’analisi dei meccanismi di formazione degli FCC ha portato all’identificazione di possibili strategie di riposizionamento dei farmaci, in grado di sopprimere sia gli FCC sia il SASP, con potenziali applicazioni nella prevenzione del cancro e nella promozione della longevità in salute.
- Ivanov, A., Pawlikowski, J., Manoharan, I., van Tuyn, J., Nelson, D. M., Rai, T. S., Shah, P. P., Drotar, M., Wu, H., Berger, S. L., and Adams, P.D. (2013) Lysosome-dependent processing of histones in senescent cells. J. Cell Biol., 202:129-43. doi: 10.1083/jcb.201212110.
- Dou, D, Ghosh, K, Vizioli, MG, Zhu, J, Sen, P, Wangensteen, KJ, Simithy, J, Lan, Y, Lin, Y, Zhou, Z, Capell, BC, Xu, C, Xu, M, Kieckhaefer, JE, Jiang, T, Shoshkes-Carmel, M, Ahasan Al Tanim, KM, Barber, GN, Seykora, JT, Millar, SE, Kaestner, KH, Garcia, BA, Adams, PD*, Berger, SL*. (2017) Cytoplasmic chromatin triggers inflammation in senescence and cancer. *Corresponding authors. Nature, 550: 402-406. PMCID: PMC5850938.
- Miller, KN, Victorelli, SG., Salmonowicz, H, Dasgupta, N, Liu, T, Passos, JF, Adams, PD (2021) Cytoplasmic DNA: sources, sensing, and role in aging and disease. Cell 184, 5506-5526. PMCID: PMC8627867.
Il Dott. Peter D. Adams è Direttore del Cancer Genome and Epigenetics Program del Cancer Center, riconosciuto dal National Cancer Institute (NCI) presso il Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute di San Diego. Nel 2023 è stato eletto membro dell’Academy for Health and Lifespan Research.
La sua ricerca è finalizzata a individuare interventi terapeutici mirati alla biologia dell’invecchiamento, con lo scopo di promuovere un invecchiamento sano e contrastare le malattie.
Speakers’ interviews (Placeholder)
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Vassilis G. Gorgoulis
Dipartimento di Istologia ed Embriologia della Facoltà di Medicina dell'Università Nazionale Capodistriana di Atene, Grecia (GR)
Senescenza e senolisi mirata
La senescenza cellulare è un meccanismo di risposta allo stress che si attiva in seguito a diversi stimoli, sia esterni che interni alla cellula. In condizioni transitorie, la senescenza contribuisce all’omeostasi facilitando la rimozione delle cellule danneggiate e/o disfunzionali da parte del sistema immunitario. Tuttavia, se le cellule senescenti non vengono prontamente eliminate, con il tempo possono accumularsi nei tessuti e negli organi, favorendo l’invecchiamento e lo sviluppo di diversi disturbi legati all’età, incluso il cancro. Negli ultimi vent’anni, il settore dei senolitici, che si occupa dello sviluppo di farmaci in grado di eliminare queste cellule per attenuarne gli effetti nocivi (senolisi), ha registrato una crescita significativa. Va però considerato che i senolitici attualmente disponibili sono farmaci riposizionati che presentano effetti collaterali rilevanti. Basandoci su una caratteristica distintiva delle cellule senescenti da noi identificata, ovvero l’accumulo di lipofuscina (dark matter), abbiamo sviluppato una piattaforma senolitica innovativa per una senolisi mirata con una tossicità sistemica minima.
Vassilis G. Gorgoulis è Professore e Direttore presso il Dipartimento di Istologia ed Embriologia della Facoltà di Medicina dell'Università Nazionale Capodistriana di Atene, Grecia. Ricopre il ruolo di Chair e Professore di Patologia Molecolare Clinica presso il Ninewells Hospital and Medical School della University of Dundee, Regno Unito; Professore Aggiunto presso la Biomedical Research Foundation dell'Accademia di Atene; Professore Onorario presso l'Institute of Cancer Sciences della University of Manchester, Regno Unito; ed è inoltre membro dell'European Molecular Biology Organization (EMBO).
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Jesus Gil
MRC Laboratory of Medical Sciences (LMS), Londra (UK); Institute of Clinical Sciences (ICS), Facoltà di Medicina, Imperial College London (UK)
La senescenza cellulare come bersaglio terapeutico
Le cellule senescenti sono presenti nei tessuti tumorali e fibrotici e sono associate a numerose malattie legate all'invecchiamento. Recentemente, lo sviluppo di farmaci senolitici, capaci di eliminare selettivamente le cellule senescenti, ha mostrato risultati promettenti nel migliorare gli esiti di molte di queste patologie. Sebbene il potenziale delle senoterapie sia significativo, la loro applicazione clinica presenta ancora diverse sfide. In particolare, è fondamentale comprendere più a fondo la complessa biologia della senescenza, identificare senolitici efficaci e perfezionare i metodi di rilevamento delle cellule senescenti. In questo intervento illustrerò gli approcci funzionali adottati dal mio laboratorio per individuare le senoterapie e il ruolo dell’apprendimento automatico nell'identificazione della senescenza cellulare.
- Guerrero A, Herranz N, Sun B, Wagner V, Gallage S, Guiho R, Wolter K, Pombo J, Irvine E, Innes AJ, Birch J, Glegola J, Manshaei S, Heide D, Dharmalingam G, Harbig J, Olona A, Behmoaras J, Dauch D, Uren AG, Zender L, Vernia S, Martínez-Barbera JP, Heikenwalder M, Withers DJ and Gil J. 2019. Cardiac glycosides are broad-spectrum senolytics. Nature Metabolism, doi:10.1038/s42255-019-0122-z
- McHugh D, Sun B, Hernandez-Gonzalez F, Mellone M, Guiho R, Pombo J, Pietrocola F, Birch J, Kallemeijn W, Khadayate S, Dharmalingam G, Vernia S, Tate E, Martinez-Barbera JP, Withers D, Thomas G, Serrano M and Gil J. 2023. COPI vesicle formation and N-myristoylation are targetable vulnerabilities of senescent cells. Nat Cell Biol. 25(12):1804-1820.
- Reen V, D’Ambrosio M, Søgaard PP, Tyson K, Leeke BJ, Clément I, Dye ICA, Pombo J, Kuba A, LAn Y, Burr J, Bomann IC, Kalyva M, Birch J, Khadayate S, Young G, Provencher D, Mes-Masson A-M, Vernia S, McGranahan N, Brady HJM, Rodier F, Nativio R, Percharde M, McNeish IA and Gil J. 2025. SMARCA4 regulates the NK-mediated killing of senescent cells. Science Advances, in press.
Jesús Gil, nato a Saragozza, in Spagna, ha conseguito un PhD nel 2000 presso l’Universidad Autónoma de Madrid. Durante il suo post-dottorato, ha lavorato presso UCL, CRUK e CSHL, concentrandosi sulla regolazione della p16INK4a e sulla senescenza cellulare. Dal 2005, dirige il Senescence Group presso il Laboratory of Medical Sciences MRC, Imperial College London, studiando la senescenza cellulare come bersaglio terapeutico. Attualmente, è professore all’Imperial College London, dove dirige il Dipartimento di Scienze Molecolari presso l’Institute of Clinical Sciences.
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Fabrizio d’Adda Di Fagagna
IFOM - IFOM ETS - The AIRC Institute of Molecular Oncology, Milano (IT); IGM-CNR - Institute of Molecular Genetics-National Research Council, Pavia (IT)
Il ruolo della biologia dei telomeri nell’invecchiamento e nelle malattie
L’accorciamento dei telomeri è stata la prima causa dimostrata dell’invecchiamento cellulare, noto anche come senescenza cellulare. Il ruolo causale dei telomeri è stato poi esteso anche ai telomeri lunghi ma danneggiati. È ormai consolidato che i telomeri corti e/o danneggiati siano associati, spesso in modo causale, a numerose malattie legate all’età e all’invecchiamento stesso.
Abbiamo recentemente sviluppato nuovi strumenti terapeutici innovativi basati su RNA, in grado di ridurre le conseguenze della disfunzione telomerica, in particolare l’attivazione della risposta al danno al DNA (DDR, dall'inglese DNA Damage Response) sui telomeri. Questo ci ha permesso di determinare il contributo della disfunzione telomerica in diversi modelli animali di malattie umane. Dimostreremo come l’inibizione selettiva della DDR a livello dei telomeri rappresenti una strategia terapeutica efficace nei modelli animali di malattie legate alla biologia dei telomeri, inclusa l'evidenza di un prolungamento della durata della vita anche in animali wild type.
Infine, discuteremo se e come gli orologi telomerici interagiscono con altri metodi di misurazione dell’invecchiamento, in particolare quelli basati sulle modificazioni della metilazione del DNA.
Fabrizio d’Adda di Fagagna è un biologo cellulare e molecolare che ha dedicato la sua carriera allo studio dei meccanismi biologici critici alla base dell’invecchiamento e del cancro.
È stato insignito per due volte dell’ERC Advanced Grant dello European Research Council (ERC) ed è membro della European Molecular Biology Organization (EMBO).
Il suo gruppo di ricerca ha sviluppato un inibitore dell’invecchiamento cellulare basato su terapie a RNA, validandolo in diversi modelli in vivo di malattie umane.
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Raffaella Di Micco
Professore Associato di Patologia presso l'Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia e Group Leader presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (IT)
Risposte cellulari al danno al DNA nel sistema ematopoietico: dalla senescenza all’immunità
Il nostro laboratorio studia i meccanismi attraverso cui il danno al DNA influenza le cellule staminali ematopoietiche normali e la leucemia mieloide acuta (LMA). Utilizzando campioni primari di pazienti e tecnologie genomiche avanzate, puntiamo a identificare i regolatori molecolari della senescenza cellulare in questo compartimento. Comprendere questi processi ci consente di sviluppare approcci innovativi di terapia genica e cellulare per eliminare le cellule senescenti e migliorare l'efficacia terapeutica. Il nostro obiettivo finale è creare e perfezionare modelli umanizzati per favorire la ricerca sull’invecchiamento del sistema ematopoietico e sul cancro, aprendo la strada allo sviluppo di trattamenti più mirati ed efficaci.
- Schiroli Conti, et al. Cell Stem Cell 2019. PMID: 30905619
- Di Micco et al. Nature Reviews Mol Cell Biology 2021. PMID: 33328614
- Biavasco Lettera et al. Nature Communications 2021. PMID: 34315896
- Gambacorta et al. Cancer Discovery 2023. PMID: 35255120
- Della Volpe et al. Cell Reports Medicine 2024. PMID: 39536752
Raffaella Di Micco è una biologa molecolare con 15 anni di esperienza nello studio delle risposte allo stress nelle cellule staminali e nella progressione tumorale. Durante il suo PhD presso la European School of Molecular Medicine di Milano, ha scoperto come il danno al DNA indotto da oncogeni inneschi la senescenza cellulare come meccanismo di soppressione del tumore (Nature, 2006). Successivamente, ha studiato le alterazioni della cromatina nel corso della senescenza, evidenziando il ruolo dello stress replicativo nella formazione dell’eterocromatina e il potenziale delle terapie epigenetiche nel trattamento del cancro (Nat Cell Biol, 2011; Nat Rev Cancer, 2012). Durante la sua ricerca post-dottorale presso la New York University (NYU), finanziata da EMBO, HFSP e NYSCF, ha approfondito la regolazione epigenetica e trascrizionale nelle cellule staminali e tumorali. Il suo lavoro ha identificato il ruolo della BRD4 nel mantenimento delle cellule staminali (Cell Reports, 2014) e la sua regolazione degli enhancer nel melanoma (Mol Cell, 2017), contribuendo a individuare nuovi bersagli terapeutici.
Dal 2016, con il supporto di NYSCF ed ERC, ha avviato un gruppo di ricerca presso l’SR-TIGET di Milano, focalizzandosi sull’interazione tra cromatina e danno al DNA nell’ematopoiesi normale e maligna, con l’obiettivo di sviluppare strategie terapeutiche mirate.
Speaker – Sessione 2
DALLA RICERCA ALLA CLINICA
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James Kirkland
M.D., Ph.D., F.R.C.P.(C), specialista in medicina interna, geriatria ed endocrinologia, è Direttore del Center for Advanced Gerotherapeutics presso il Cedars-Sinai di Los Angeles, Professore Emerito di Medicina presso la Mayo Clinic e Principal Investigator del Translational Geroscience Network NIH (USA)
Senolitici e cancro: dal laboratorio al letto del paziente
La senescenza cellulare è indotta da fattori dannosi come stress replicativo, danno al DNA, radiazioni, chemioterapia, patogeni (ad esempio HPV e HIV) oppure oncogeni, e può colpire quasi tutti i tipi cellulari, comprese le cellule tumorali. Questo processo comporta l'arresto proliferativo, il rilascio del fenotipo secretorio associato alla senescenza (SASP, dall'inglese Senescence-Associated Secretory Phenotype), la propagazione della senescenza e la resistenza alla morte cellulare. Le cellule senescenti (CS) vengono normalmente eliminate dal sistema immunitario innato e adattativo. La prevenzione della senescenza può favorire lo sviluppo del cancro, ma le CS persistenti che eludono la clearance immunitaria, comprese quelle indotte dalla terapia del cancro (TIS, dall'inglese therapy-induced senescent), possono subire eventi mutazionali, sfuggire alla senescenza e acquisire resistenza alla terapia. Inoltre, le CS nei tumori possono produrre fattori di crescita, contribuire alla fibrosi, compromettere la microcircolazione e alterare la risposta immunitaria, favorendo la progressione e la recidiva del cancro. I senolitici sono in grado di eliminare selettivamente le TIS con un SASP pro-apoptotico, ma non tutte le TIS rispondono a questi farmaci. Una nuova classe di farmaci, i senosensibilizzatori, consente ai senolitici di eliminare anche le TIS prive di un SASP pro-apoptotico, aprendo nuove prospettive per migliorare l’efficacia delle terapie oncologiche.
- Tchkonia, T., Kritchevsky, S., Kuchel, G.A., Kirkland, J.L. NIA Translational geroscience network: An infrastructure to facilitate geroscience-guided clinical trials. J Am Geriatr Soc. 2024 May;72(5):1605-1607. doi: 10.1111/jgs.18901. Epub 2024 Apr 22. PMCID: PMC11090706. PMID: 38650350.
- Wyld, L., Bellantuono, I., Tchkonia, T., Morgan J., Turner, O., Foss, F., George, J., Danson, S., Kirkland, J.L. Senescence and cancer: A review of clinical implications of senescence and senotherapies. Cancers (Basel). 2020 Jul 31;12(8):E2134. doi: 10.3390/cancers12082134. PMID: 32752135.
- Zhu, Y., Tchkonia, T., Pirtskhalava, T., Gower, A., Ding, H., Giorgadze, N., Palmer, A.K., Ikeno, Y., Borden, G., Lenburg, M., O'Hara, S.P., LaRusso, N.F., Miller, J.D., Roos, C.M., Verzosa, G.C., LeBrasseur, N.K., Wren, J.D., Farr, J.N., Khosla, S., Stout, M.B., McGowan, S.J., Fuhrmann-Stroissnigg, H., Gurkar, A.U., Zhao, J., Colangelo, D., Dorronsoro, A., Ling, Y.Y., Barghouthy, A.S., Navarro, D.C., Sano, T., Robbins, P.D., Niedernhofer, L.J., Kirkland, J.L. The Achilles' heel of senescent cells: From transcriptome to senolytic drugs. Aging Cell 14:644-658, 2015. PMID: 25754370.
James L. Kirkland, M.D., Ph.D., F.R.C.P.(C), specialista in medicina interna, geriatria ed endocrinologia, è Direttore del Center for Advanced Gerotherapeutics presso il Cedars-Sinai di Los Angeles, Professore Emerito di Medicina presso la Mayo Clinic e Principal Investigator del Translational Geroscience Network (NIH).
Kirkland studia il ruolo dei processi di invecchiamento, in particolare della senescenza cellulare, nei disturbi legati all'età e lo sviluppo di strategie geroterapiche volte a contrastare i meccanismi dell'invecchiamento per ritardare, prevenire, alleviare o trattare le condizioni che rappresentano le principali cause di disabilità, mortalità e spesa sanitaria. Ha inoltre scoperto i senolitici e ha pubblicato il primo biomarcatore composito del carico di cellule senescenti nell'uomo, oltre a condurre le prime sperimentazioni cliniche sui farmaci senolitici.
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Andrea Alimonti
Istituto oncologico di ricerca, Università della Svizzera Italiana, ETH Zürich, Svizzera (CH)
Ruolo della senescenza nella terapia del cancro: vantaggi e limiti
Le più recenti ricerche evidenziano il duplice ruolo della senescenza nel cancro, capace sia di contrastare che di favorire la crescita tumorale, a seconda del contesto. La senescenza cellulare può facilitare la formazione di metastasi in diversi tipi di tumore, incluso il carcinoma della prostata. In questa presentazione, illustrerò studi recenti che dimostrano come terapie mirate all’eliminazione delle cellule tumorali senescenti (senolitici) o alla riprogrammazione del fenotipo secretorio associato alla senescenza (SASP) possano contribuire alla prevenzione delle metastasi1,2.
Presenterò inoltre nuove evidenze che dimostrano come la senescenza coinvolga anche le cellule immunitarie, in particolare le cellule soppressorie di derivazione mieloide infiltranti il tumore (PMN-MDSC), che presentano una maggiore attività immunosoppressiva e pro-tumorale rispetto alle loro controparti non senescenti3. Queste scoperte suggeriscono nuove prospettive terapeutiche: colpire sia le cellule tumorali senescenti sia le cellule immunitarie senescenti con trattamenti senolitici potrebbe rappresentare un approccio più efficace contro la progressione del tumore e l’evasione immunitaria.
- Colucci, M. et al. Retinoic acid receptor activation reprograms senescence response and enhances anti-tumor activity of natural killer cells. Cancer Cell 42, 646-661 e649 (2024). https://doi.org/10.1016/j.ccell.2024.02.004
- Guccini, I. et al. Senescence Reprogramming by TIMP1 Deficiency Promotes Prostate Cancer Metastasis. Cancer Cell 39, 68-82 e69 (2021). https://doi.org/10.1016/j.ccell.2020.10.012
- Bancaro, N. et al. Apolipoprotein E induces pathogenic senescent-like myeloid cells in prostate cancer. Cancer Cell 41, 602-619 e611 (2023). https://doi.org/10.1016/j.ccell.2023.02.004
Il Prof. Andrea Alimonti, Direttore dell’Istituto oncologico di ricerca e Professore Ordinario presso l’Università della Svizzera Italiana e l’ETH Zürich, è un rinomato medico-scienziato. La sua ricerca pionieristica si concentra su biologia del cancro, senescenza e microambiente tumorale, con particolare attenzione al carcinoma della prostata. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per i suoi innovativi contributi allo studio della progressione tumorale e della resistenza alle terapie.
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Marco Demaria
European Research Institute for the Biology of Ageing (ERIBA); University Medical Center Groningen (UMCG) (NL)
Eterogeneità della senescenza cellulare: dai meccanismi alle applicazioni
Una caratteristica comune degli organismi invecchiati è l’accumulo di cellule senescenti, ovvero cellule che hanno perso in modo irreversibile la capacità di replicarsi. Le cellule senescenti sviluppano il fenotipo secretorio associato alla senescenza (SASP, dall'inglese Senescence-Associated Secretory Phenotype), che include numerosi fattori di rimodellamento tissutale e pro-infiammatori. Le cellule senescenti sono presenti in modo intermittente anche durante l’embriogenesi e negli organismi giovani, dove favoriscono la riparazione dei tessuti e il recupero da lesioni acute. D'altra parte, diversi studi, incluso il nostro, hanno dimostrato che le cellule senescenti tendono ad accumularsi nei tessuti invecchiati, persistendo nel tempo. In particolare, queste cellule senescenti persistenti possono promuovere uno stato di infiammazione cronica di basso grado, mentre la loro eliminazione genetica o farmacologica si è dimostrata sufficiente a ritardare l’insorgenza di numerose malattie e a migliorare la durata della salute. In questa presentazione discuterò i meccanismi attraverso cui cellule senescenti possano sia contribuire alla riparazione e al rimodellamento dei tessuti, sia accelerare l’invecchiamento e la disfunzione, evidenziando il potenziale della loro modulazione per migliorare la salute.
- Nehme J, Mesilmany L, Varela-Eirin M, Brandenburg S, Altulea A, Lin Y, Gaya da Costa M, Seelen M, Hillebrands JL, van Goor H, Saab R, Akl H, Prevarskaya N, Farfariello V, Demaria M. Converting cell death into senescence by PARP 1 inhibition improves the recovery from acute oxidative injury. 2024. Nature Aging. 4:771-782
- Kohli J, Fitsiou E, Ge C, Wang B, Brandenburg SM, Diercks GFH, Faller WJ, Demaria M. Targeting anti-apoptotic pathways eliminates senescent melanocytes and leads to nevi regression. 2022. Nature Communications. 13: 7923
- Vliet T, Wang B, Varela-Eirin M, Borghesan M, Brandenburg S, Evangelou K, Franzin R, Seelen M, Gorgoulis V, Demaria M. Physiological hypoxia restrains the Senescence-Associated Secretory Phenotype (SASP) via AMPK-mediated mTOR suppression. 2021. Molecular Cell. 81:2041-2052
Marco Demaria è Professore di Invecchiamento Cellulare presso la Facoltà di Medicina della University of Groningen (RUG) e Group leader del laboratorio Cellular Senescence and Age-related Pathologies presso lo European Research Institute for the Biology of Ageing (ERIBA, Groningen, Paesi Bassi). Ha conseguito un PhD in Medicina Molecolare all’Università di Torino e ha svolto il post-dottorato nel laboratorio della prof.ssa Judith Campisi al Buck Institute for Research on Aging, in California (USA). La sua ricerca si concentra sulla comprensione del ruolo della senescenza cellulare in diversi contesti fisiologici e patologici, con l’obiettivo di sviluppare strategie per favorire la longevità in salute. Il suo laboratorio integra ricerca di base, traslazionale e clinica ed è sostenuto da enti di finanziamento interni ed esterni. Dal 2023, è Direttore del programma Mechanisms of Health, Ageing and Disease (MoHAD) presso lo University Medical Center Groningen. È inoltre Presidente dell’International Cell Senescence Association e caporedattore della rivista Aging-US.
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Clemens Schmitt
Professore di Ematologia e Oncologia; Principal Investigator, Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Immunologia Tumorale, Charité – University Medical Center, Berlino; Direttore, Dipartimento di Ematologia e Oncologia, Kepler Universitätsklinikum, Johannes Kepler University, Linz, Austria; Principal Investigator, Max-Delbrück-Center for Molecular Medicine, Berlino (DE)
Un nuovo senolitico ad ampio spettro che contrasta le patologie legate all’invecchiamento e i tumori associati a mutazioni di RAS/BRAF
Le cellule senescenti persistenti sono alla base di numerose patologie dannose, tra cui disturbi legati all’invecchiamento, infezioni virali e cancro1. Se da un lato la senescenza agisce inizialmente come una barriera allo sviluppo tumorale e come meccanismo di difesa antitumorale, dall’altro le cellule tumorali senescenti persistenti possono favorire la progressione del tumore attraverso meccanismi autonomi e non autonomi. Di conseguenza, oltre al suo impatto pro-infiammatorio, alla degradazione della matrice extracellulare e all’effetto immunosoppressivo sull'ambiente circostante, il fenotipo secretorio associato alla senescenza favorisce anche la riprogrammazione di alcune cellule tumorali senescenti verso caratteristiche staminali e la loro possibile riattivazione del ciclo cellulare. Per questo motivo, l'approccio senolitico risulta più efficace rispetto a strategie senomorfiche2. Siamo stati i primi a dimostrare, in un modello preclinico di linfoma, che una terapia senolitica mirata come trattamento di consolidamento chemioterapico può prolungare la sopravvivenza dei topi in un modo dipendente dalla senescenza3. Nel corso dell'intervento presenteremo i dati relativi a un nuovo agente senolitico, individuato attraverso uno screening farmacologico in collaborazione con un partner, che ha dimostrato un’ampia efficacia in quasi tutti i contesti di senescenza testati.
- Lee, S. et al. Virus-induced senescence is driver and therapeutic target in COVID-19. Nature 599, 283-289 (2021). https://doi.org/10.1038/s41586-021-03995-1
- Milanovic, M. et al. Senescence-associated reprogramming promotes cancer stemness. Nature 553, 96-100 (2018). https://doi.org/10.1038/nature25167
- Dorr, J. R. et al. Synthetic lethal metabolic targeting of cellular senescence in cancer therapy. Nature 501, 421-425 (2013). https://doi.org/10.1038/nature12437
Clemens A. Schmitt, M.D., è un ematologo e oncologo, specializzato in linfomi, presso la Charité – University Medical Center e il Max-Delbrück-Center for Molecular Medicine di Berlino, Germania. Dirige inoltre il Dipartimento di Ematologia e Oncologia presso la Johannes Kepler University di Linz, Austria. Vanta una lunga esperienza come ricercatore clinico, con una solida attività di ricerca traslazionale nei linfomi, nella senescenza cellulare e nella biologia delle cellule staminali. I suoi studi si avvalgono di modelli murini transgenici e xenotrapiantati derivati da pazienti con linfoma, oltre a biochip multiorgano per l’analisi del linfoma. In particolare, ha contribuito con osservazioni pionieristiche nel campo delle senoterapie. Le sue ricerche sono state pubblicate su riviste come Nature, Cell, Nature Medicine e Cancer Cell. Inoltre, è Principal Investigator in numerosi studi clinici, tra cui un trial multicentrico di prima linea sui linfomi, che esplora nuovi agenti terapeutici in combinazione con la terapia standard. Lo studio prevede l’esecuzione di re-biopsie in fase acuta e successiva della terapia per identificare le firme molecolari della risposta tramite analisi multi-omiche, tra cui l’analisi spaziale multi-omica a cellula singola. Clemens Schmitt coordina anche diversi progetti di ricerca collaborativa ed è membro di numerosi comitati scientifici e advisory board.
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Nathan K. LeBrasseur
Robert and Arlene Kogod Center on Aging, Mayo Clinic (USA)
Il ruolo della senescenza cellulare nella perdita muscolare associata all’invecchiamento e al cancro
Le cellule senescenti e il loro robusto secretoma influenzano le alterazioni strutturali e funzionali di diversi tessuti con l’avanzare dell’età, tra cui il muscolo scheletrico. Per questo motivo, vi è un crescente interesse nella ricerca di strategie volte all’eliminazione delle cellule senescenti (senolitici) o alla modulazione della loro attività (senomorfici). Questo intervento fornirà una panoramica delle evidenze che collegano la senescenza cellulare alla perdita muscolare nel contesto dell’invecchiamento e del cancro e illustrerà i risultati di studi preclinici su nuovi composti senolitici e senomorfici. Infine, verrà mostrato come i fattori chiave per un invecchiamento sano, come l’esercizio fisico e la dieta, influenzino i biomarcatori della senescenza cellulare nell’uomo.
- Senotherapeutic drug treatment ameliorates chemotherapy-induced cachexia.
Englund DA, Jolliffe AM, Hanson GJ, Aversa Z, Zhang X, Jiang X, White TA, Zhang L, Monroe DG, Robbins PD, Niedernhofer LJ, Kamenecka TM, Khosla S, LeBrasseur NK.JCI Insight. 2024 Jan 23;9(2):e169512. doi: 10.1172/jci.insight.169512.PMID: 38051584 Free PMC article. - Biomarkers of Cellular Senescence Predict the Onset of Mobility Disability and Are Reduced by Physical Activity in Older Adults.
Fielding RA, Atkinson EJ, Aversa Z, White TA, Heeren AA, Mielke MM, Cummings SR, Pahor M, Leeuwenburgh C, LeBrasseur NK.J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2024 Mar 1;79(3):glad257. doi: 10.1093/gerona/glad257.PMID: 37948612 Free PMC article. Clinical Trial. - Characterization of cellular senescence in aging skeletal muscle.
Zhang X, Habiballa L, Aversa Z, Ng YE, Sakamoto AE, Englund DA, Pearsall VM, White TA, Robinson MM, Rivas DA, Dasari S, Hruby AJ, Lagnado AB, Jachim SK, Granic A, Sayer AA, Jurk D, Lanza IR, Khosla S, Fielding RA, Nair KS, Schafer MJ, Passos JF, LeBrasseur NK.Nat Aging. 2022 Jul;2(7):601-615. doi: 10.1038/s43587-022-00250-8. Epub 2022 Jul 15.PMID: 36147777 Free PMC article.
Nathan LeBrasseur, PT, PhD, è titolare della cattedra Noaber Foundation per la Ricerca sull’Invecchiamento e ricopre incarichi presso il Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione e il Dipartimento di Fisiologia e Ingegneria Biomedica della Mayo Clinic. È Direttore del Robert and Arlene Kogod Center on Aging e Co-Direttore del Paul F. Glenn Center for Biology of Aging Research presso la Mayo Clinic. Ha recentemente presieduto la Cellular Mechanisms in Aging and Development Study Section del National Institutes of Health (NIH). Il suo gruppo di ricerca conduce studi traslazionali “dal laboratorio al letto del paziente” per sviluppare strategie volte a migliorare la funzione fisica, il metabolismo e la resilienza per contrastare gli effetti dell’invecchiamento e delle malattie. Recentemente, i suoi studi si sono concentrati sulla senescenza cellulare, considerata un meccanismo chiave dell’invecchiamento, e sugli interventi per contrastare questo processo e prolungare la durata della salute. Nathan LeBrasseur ha ricevuto il Glenn Award for Research in Biological Mechanisms of Aging, il Nathan W. Shock Award Lecture dal National Institute on Aging e il Vincent Cristofalo Rising Star Award in Aging Research dall’American Federation for Aging Research. È stato nominato membro della Gerontological Society of America.
Moderatori
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Nina Cabezas-Wallscheid
Stem Cell Biology and Ageing Lab, Dipartimento di Scienze della Salute e della Tecnologia, ETH Zürich (CH)
Nina Cabezas-Wallscheid si è unita all'ETH Zürich in qualità di professoressa ordinaria nel 2024. Ha avviato il suo gruppo di ricerca presso il Max Planck Institute, concentrandosi sui meccanismi che regolano la quiescenza delle cellule staminali ematopoietiche nell’invecchiamento e nella leucemia, sviluppando al contempo nuovi strumenti di omica e bioinformatica. È membro dell’EMBO Young Investigator Programme (YIP) e ha ottenuto sia l'ERC Starting Grant che l'ERC Consolidator Grant, il German Stem Cell Network Young Investigator Award e il Janet Rowley Award. Ha svolto il suo post-dottorato presso il German Cancer Research Center di Heidelberg.
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Alessandro Ceschi
MD, MSc, Ente Ospedaliero Cantonale, Università della Svizzera Italiana, University Hospital and University of Zurich, Svizzera (CH).
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Luca Varani
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Alessandro Ceschi
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Lugano Happiness Forum
17-18 June 2024, LAC Lugano Art and Culture
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Caspar Kaiser
Warwick Business School & University of Oxford, USA
Closing Session
Special Lecture
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Valter Longo
Professor, University of Southern California Longevity Institute.
Fasting Mimicking Diets Longevity and Disease
Fasting mimicking diets (FMDs) are low calorie and protein and high fat compositions lasting 4-7 days emerging as periodic dietary interventions with the potential to improve healthspan and decrease the incidence of cancer and other age-related diseases. FMDs increase protection in healthy cells while sensitizing cancer cells to a variety of therapies, in part by generating complex environments which result in protection of normal and sensitization of cancer cells. More recent data indicates that FMDs enhances the efficacy of many drugs targeting different cancer mouse models by stimulating anti-tumor immunity. FMD cycles also reverse insulin resistance and promote multi-system regeneration by both increasing stem cells number and by inducing cellular reprogramming. In humans, these effects contribute to reducing risk factors for age-related diseases, promote diabetes regression, and reduce biological age
Valter Longo, PhD, is the Edna Jones Professor in Biological Sciences and Gerontology, the Director of the Longevity Institute at the USC School of Gerontology, one of the oldest and leading centers for aging research. His laboratory studies the fundamental mechanisms of aging in yeast, rodents and humans by using genetics and biochemistry techniques with focus on the nutrient-response signal transduction pathways that regulate disease and longevity. This work led to the identification of the role of the Tor-S6K pathway in longevity extension. His laboratory also has developed and tested the effect of periodic fasting and fasting mimicking diets on multi-system reprogramming and stem cell activation and regeneration in mice, later translated into clinical trials to prevent and treat a range of age-related diseases.
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